REDAZIONE MASSA CARRARA

La vendemmia è salva. Viti messe a dura prova dalla calura eccessiva : "La pioggia ci ha aiutato"

L’enologo Lorenzo Gianni fa il punto sulla situazione in vista del raccolto "Se non ci saranno imprevisti raggiungeremo la quantità dello scorso anno" .

L’enologo Lorenzo Gianni fa il punto sulla situazione in vista del raccolto "Se non ci saranno imprevisti raggiungeremo la quantità dello scorso anno" .

L’enologo Lorenzo Gianni fa il punto sulla situazione in vista del raccolto "Se non ci saranno imprevisti raggiungeremo la quantità dello scorso anno" .

La pioggia che è arrivata nei giorni successivi al Ferragosto ha permesso ai viticoltori della provincia, preoccupati per le temperature elevate che avevano messo a dura prova i vigneti già drenati della zona, di tirare un sospiro di sollievo. "La mancanza di acqua e il calore eccessivo hanno portato le piante a fermarsi proprio durante il ciclo di maturazione dell’uva per preservarsi - spiega Lorenzo Gianni, viticoltore ed enologo che collaborando con diverse aziende della Provincia è in grado di fornire uno sguardo genrale sulla situazione -. La pioggia della seconda metà di agosto ha dato nuovo vigore alle piante e se nei giorni a seguire non dovessero presentarsi imprevisti possiamo dire che a livello quantitativo potremmo attestarci quasi al paridella scorsa annata".

Non sembrano invece esserci problemi per quanto riguarda la qualità del prodotto, il vino, che quest’anno nel territorio del Candia - a cavallo tra i comuni di Massa, Carrara e Montignoso -non ha subito attacchi determinanti di peronospora, la malattia fungina nemica delle viti.

Tutto nella norma anche sul versante della Lunigiana, nonostante qualche danneggiamento causato da cervi e cinghiali ad alcuni vigneti. Il prospetto del titolare della società agricola Beatrice è quello di avere un’annatata molto simile rispetto al 2023, con la vendemmia che partirà regolarmente nei primi 10 giorni di settembre. Per quanto riguarda i bianchi il protagonista che ingloba l’80% della produzione è il Vermentino, seguito su scala minore da Trebbiano, Albarola e Malvasia. Il San Giovese resta invece il re indiscusso del rosso, seguito dal Vermentin o nero e dalla Bersaglina. Ma, in vista della prossima vendemmia, la domanda sorge spontanea. Ci sono problemi a reperire manodopera? "Di certo non è facile e ci attrezziamo come ogni anno a livello famigliare - spiega Lorenzo Gianni -.Io mi muovo per tempo e avendo diversi contatti con l’università di Pisa trovo appoggio nei tirocinanti. Sicuramente quello della carenza di personale nel nostro settore è un problema che dovrebbe essere affrontato in maniera organica".

Elena Sacchelli