L’intera città è in fermento per la scultura della ‘Venere Apuana’ donata dall’ex docente di scultura dell’Accademia Franco Mauro Franchi. Opera che, per le modalità con l’amministrazione ha trattato la procedura, ha scatenato un nuovo tsunami politico e ha portato alle dimissioni da presidente della commissione Cultura della consigliera del Pd Maria Mattei, che non è detto passi ai banchi dell’opposizione. L’opera è stata messa davanti all’Accademia, non solo senza un passaggio formale in commissione, ma anche senza chiedere il parere della stessa Accademia.
"Non entriamo in merito alle qualità dell’opera, possiamo invece ragionare sul metodo utilizzato per stabilirne la collocazione, che non ha previsto né richiesto alcun confronto, come invece era stato in passato. Ci riserviamo a breve in consiglio accademico un’accurata analisi e replica", commentano dall’istituto delle belle arti cittadino. Insomma ancora una volta l’amministrazione sembra non sia riuscita a portare a compimento una procedura secondo la “liturgia” prevista, con i dovuti passaggi in commissione e chiedendo il parere degli enti coinvolti, per arrivare a una scelta condivisa. Così, mentre il Pd e l’amministrazione stanno ancora assorbendo il colpo delle dimissioni di Maria Mattei, che seguono quelle di Marella Marchi dal gabinetto e del segretario generale Corrado Grimaldi, adesso dovranno fare i conti anche con i malumori non solo dell’opposizione ma della stessa coalizione che comincia a scricchiolare. Così l’ex presidente della circoscrizione centro Gianpaolo Pezzica del Pri, partito di maggioranza di cui l’assessore Moreno Lorenzini è l’esponente principe.
"Come cittadino di Carrara mi sento in dovere e nel pieno diritto di dissentire sulla collocazione della scultura moderna molto vicina al monumento di Tacca – scrive Pezzica –, che viene completamente annullato dalla presenza della grande scultura. La prima domanda che mi pongo è se la scultura, certamente discutibile per la posizione anatomica del nudo, è stata collocata per una temporanea esposizione dell’autore o se rimarrà in forma definitiva? E in tal caso dispone di necessaria autorizzazione della Sovrintendenza?".
Oscuramento che mette in evidenza anche Carlo Americo Lenzi, coprogettista della terza mostra nazionale del marmo del 1968. "Per le grandi dimensioni oscura la storica scultura di Tacca – scrive Lenzi –. I diritti dell’arte finiscono dove iniziano i diritti storici dei cittadini sui propri monumenti". E poi c’è il mistero della delibera di giunta numero 386 del 21 novembre 2023, quella con cui l’amministrazione ha accettato la donazione della statua di Franchi, dove il nome dello scultore non viene mai citato ma semplicemente menzionato come "Sig. F.F.M". La stessa delibera dove viene scritto "visto il passaggio informale avvenuto in commissione comunale", che stride con il regolamento stesso di una commissione che quando si riunisce lo fa sempre in maniera formale.
Intanto il consigliere comunale della Lega Andrea Tosi sottolinea "il coraggio della presidente Mattei che per difendere le sue convinzioni ha preferito abbandonare la presidenza, anziché restare a braccetto con una giunta priva di idee e buonsenso, come ampiamente dimostrato dal suo insediamento".