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La Vespa, fascino intramontabile Successo per il raduno regionale
Si è svolto in città il 9° raduno ufficiale “Vespe da sera” organizzato dal Vespa Club “Antonino” Carrara dei Marmi. Un pomeriggio ed una serata in cui la passione per le due ruote storiche è entrata nel cuore della capitale mondiale del marmo trasformandola, per l’occasione, nella capitale regionale della Vespa. Il Club ospitante è riuscito a raccogliere ai piedi delle Alpi Apuane circa 25 club, più di 130 Vespe e 150 partecipanti. Un numero di tutto rispetto sia a livello di vespe che di vespisti per essere un evento svoltosi in un torrido sabato di metà luglio. Il Raduno ha preso il via dalla sede, punto strategico per la gestione e per l’arrivo dei vespisti. Due le partenze per permettere agli intervenuti di vivere al meglio e secondo i propri desideri l’evento vespistico. Il primo gruppo, attraversando la città, si è diretto nel cuore dei bacini marmiferi di Ravaccione e Fantiscritti. La “carovana vespistica” si è ritrovata, rigorosamente in sella, all’interno della megalitica cava in galleria dove, fra lo stupore generale, si è svolta la visita guidata ed una consumazione di prodotti locali direttamente sui blocchi di marmo estratto. L’arrivo sulla tipica piazza di marmo immersa tra i picchi delle montagne apuane, ha permesso ai Vespisti di visitare il paese e di degustare e portare a casa specialità culinarie preparate con il famoso salume locale. Successivamente i due gruppi si sono ricongiunti per recarsi allo studio d’arte e di scultura Monfroni, a due passi dal paese di Codena. Una volta arrivati, gli intervenuti sono rimasti nuovamente a bocca aperta: il Vespa Club Carrara, insieme alla Pubblica assistenza Concordia di Fosdinovo, ha permesso ai Vespisti di consumare l’ormai famoso Aperitivo del Cavatore tra le statue di marmo. Destinazione poi Marina. La cena tipica a due passi dalle onde, ha permesso ad ogni vespista di trovare ristoro dopo la calura della giornata. Da menzionare, durante la cena, la consegna del Premio Antonino, assegnato al vespista più giovane. Antonino, alla cui memoria è intitolato il Club, è scomparso a 20 anni.