Allarme vespa velutina in Toscana: a Massa, in un apiario poco distante dal centro si è svolto un corso per il riconoscimento di vespa velutina alla presenza di circa 60 apicoltori. Il corso, organizzato da Toscana Miele e dalle altre associazioni apistiche toscane, ha visto la presenza dei tecnici apistici, dei ricercatori del gruppo Stopvelutina e dei veterinari dell’Azienda USL. Scopo del corso, oltre alla formazione degli apicoltori, era implementare la rete di monitoraggio per programmare interventi efficaci e tempestivi di contrasto. La vespa velutina, conosciuta anche come calabrone asiatico, è presente In Italia e dal 2017 è presente nella provincia della Spezia e dal 2019 nella provincia di Massa Carrara. Il suo insediamento crea problemi di salute e sicurezza pubblica e alla sopravvivenza delle api mellifere tasselli del mantenimento della biodiversità. La vespa velutina costruisce grandi nidi, difficilmente localizzabili, con diverse migliaia di individui, spesso vicino alle case e sugli alberi in città. Gli adulti sono aggressivi per l’uomo. Catturano le api e le utilizzano come nutrimento per le larve causano l’indebolimento degli alveari e anche la morte delle famiglie di api. L’associazione Toscana Miele ha segnalato il ritrovamento di molti i esemplari adulti del calabrone asiatico mentre cacciavano davanti ad alcuni alveari nel centro di Massa, a Carrara e in Lunigiana. I ricercatori del CREA-AA e dell’ Università di Firenze e Pisa aderenti alla piattaforma “stopvelutina“ con gli apicoltori e le associazioni apistiche seguono l’evolversi della situazione. Ad oggi il metodo più efficace di contrasto sembra essere l’applicazione del “Metodo Z”. E’ un metodo di lotta integrata messo a punto dall’apicoltore e tecnico apistico Fabrizio Zagni, che sfrutta le abitudini ed il comportamento della vespa velutina. Testato con il CREA-AA e brevettato dall’ente di sviluppo tecnologico Mohos & Zagni GbR con lo scopo di sviluppare e rendere disponibile per tutti gli apicoltori, associazioni ed enti. Questo metodo è stato applicato attraverso il progetto VeSPa finanziato dalla Regione Liguria in provincia di La Spezia. Il Metodo Z riesce a trattare e neutralizzare i nidi senza la necessità che siano individuati. E’ un metodo integrato che far arrivare ai nidi una sostanza attiva attraverso un apposito dispositivo capace di catturare le vespe e attraverso di esse far arrivare ai nidi una piccolissima quantità di una sostanza attiva che neutralizzae le vespe . Il dispositivo è selettivo verso le altre vespe, api o altri insetti e può nella versione automatizzata lavorare senza la presenza umana mantenendo una selettività del 100%.
Maria Nudi