Lago di Porta, allarme per il calo del livello idrico

Il livello idrico del Lago di Porta a Montignoso continua a diminuire, suscitando preoccupazione per l'ambiente e la mancanza di interventi risolutivi. Il Gruppo d'intervento giuridico sollecita un monitoraggio e azioni concrete per preservare questa importante zona umida toscana. Un progetto del Genio Civile potrebbe portare un intervento da 4 milioni di euro sugli argini e canali affluenti.

"Ancora una volta, nel corso del mese di luglio è diminuito il livello idrico del Lago di Porta, una delle residue zone umide della costa toscana a nord della foce dell’Arno". L’allarme, già scattato nei giorni scorsi, viene rilanciato dal Gruppo d’intervento giuridico (Grig), che riporta la nota del Comune di Montignoso di fine luglio sui presunti problemi arginali.

"Tuttavia non si è a conoscenza delle cause, degli eventuali danni ambientali verificatisi e, soprattutto, dei rimedi adottati per la risoluzione definitiva delle problematiche ambientali – scrive il Grig –. La preoccupazione dei residenti e dei frequentatori della zona umida è parecchia. Già nel giugno 2020 avevamo chiesto adeguate soluzioni alle problematiche ambientali e l’allora Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare aveva chiesto alla Regione Toscana e ai Comuni di Montignoso e di Pietrasanta informazioni sulla vicenda e l’adozione delle misure da adottare. Soluzioni che, evidentemente, non sono arrivate, visto il periodico riproporsi del fenomeno di depauperamento idrico".

Secondo il Grig manca un monitoraggio del Lago per capire i reali problemi dell’area umida. "Basterebbe iniziare a svolgere i necessari sopralluoghi al Lago per verificare se vi siano state opere abusive o meno che abbiano modificato il regime idrico". Il Grig ha quindi inoltrato una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti coinvolgendo Ministeri dell’Ambiente, la Regione Toscana, Arpat, i Comuni di Montignoso e Pietrasanta, i Carabinieri Forestali, la Soprintendenza informando anche le Procure della Repubblica di Massa e Lucca. "E’ ora di riportare il Lago di Porta alle originarie condizioni, individuando eventuali responsabilità di un perdurante e drammatico degrado e, soprattutto, risolutivi interventi per la buona gestione dell’importante zona umida".

Da non dimenticare che, come anticipato in esclusiva da La Nazione, c’è un progetto del Genio Civile Toscana Nord da 4 milioni di euro che ha l’obiettivo proprio di intervenire sugli argini del Lago di Porta e su alcuni canali affluenti.