Tresana e Zeri hanno vinto il bando del Ministero degli Esteri per il Turismo delle Radici rivolto ai piccoli comuni italiani. Il 2024 sarà l’"Anno delle radici italiane" nell’ambito dell’omonimo progetto Pnrr e di una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19. Le proposte ricevute su 5.500 piccoli borghi sono state 845, quelle ammissibili 822. Il finanziamento a disposizione è di circa 5 milioni di euro. I Comuni di Tresana e Zeri, che hanno inizialmente aderito con una lettera di intenti, hanno poi costituito un Comitato temporaneo di scopo con associazioni e attività produttive dei territori.
"Il Turismo delle Radici vuole consentire il rientro degli italiani all’estero nei borghi natii, riallacciare i fili della discendenza che legano circa 80 milioni di italiani al nostro Paese e offrire loro accoglienza – spiegano i due sindaci Matteo Mastrini e Cristian Petacchi –. Organizzeremo eventi e attività di interesse per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del nostro territorio, individueremo strutture per l’accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma di scontistica". I due Comuni hanno aderito ognuno con un progetto, ma in convenzione. "Associarsi significa essere più competitivi quindi abbiamo deciso di collaborare – proseguono –. Inoltre, per caratteristiche ambientali e orografiche, rappresentiamo bene la Toscana diffusa, i valori della cultura locale e della tradizione. Dobbiamo promuoverli nell’ottica di favorire il turismo ambientale, come abbiamo già fatto ripristinando la via Marchesana e rilanciare le nostre tradizioni per ricevere la domanda turistica che le nostre strutture sono assolutamente in grado di accogliere".
Ma quali sono i progetti? Il Comune di Tresana ha deciso di puntare sulla manifestazione di arte diffusa ‘TassonArt’ mentre Zeri vuole valorizzare la ‘Fiera del Cavallo bardigiano’. L’evento tresanese è nato tre anni fa ed ha registrato numeri importanti e partecipazioni di prestigio. Nel borgo di Tassonarla sono stati ospitati artisti come Thomas Berra, Alain Bonnefoit, Danilo Fusi, Giulia Houber, Giovanni Maranghi, Francesco Nesi, Matteo Nuti, Jimmy Milani, Nico Paladini, Paolo Staccioli Matteo Tenardi e Davide Vinattieri. E molti hanno donato le loro opere incastonandole nel borgo. Questo grazie all’impegno profuso dal Comitato ‘Insieme per Tassonarla’, che non ha collaborato alla realizzazione ma ha anche investito con il Comune per acquistare l’opera in bronzo dello scultore fiorentino Paolo Staccioli, ‘Cavallo con Cavaliere’, ora fra le case in sasso dell’antico borgo.
La ‘Fiera del cavallo bardigiano’ è una tradizionale manifestazione zerasca, organizzata da 37 anni, che sottolinea l’identità del territorio. Sono stati coinvolti tanti giovani che, secondo Petacchi, sono i veri vincitori perché grazie a loro proseguirà la rassegna che chiude ogni estate, a fine agosto. Partecipano sempre allevatori provenienti da almeno tre regioni, Toscana, Emilia Romagna e Liguria: molti di loro, arrivano con le tende e sostano a Adelano per tutta la tre giorni, intrattenuti da buon cibo, musiche e balli fino a tarda notte. Quest’anno, grazie al Turismo delle Radici, arriva la sfida dell’apertura agli italiani all’estero.
Natalino Benacci