REDAZIONE MASSA CARRARA

Lanciavano sassi alle auto Ai domiciliari col bracciale

I tre ragazzi arrestati in flagranza sul cavalcavia, pentiti, chiedono scusa. Il gip: "Hanno dimostrato disprezzo per la vita e l’incolumità fisica altrui".

Lanciavano sassi alle auto Ai domiciliari col bracciale

Confessione e pentimento da parte loro. Arresto convalidato e attenuazione della misura cautelare da parte del gip: arresti domiciliari con braccialetto elettronico in luogo del carcere nel quale hanno trascorso tre giorni a meditare sul gravissimo atto commesso e per il quale sono indagati per tentato omicidio. Così ieri la svolta per i tre giovanissimi Alessio Melani (18 anni), Alessio Leoni e Lorenzo Pratesi (20 anni) arrestati in flagranza per il lancio di sassi e limoni dal cavalcavia numero 33 della A15 in via Barca a Santo Stefano.

"Dalla modalità della condotta è emersa l’intenzione di colpire reiteratamente ed in più giornate i veicoli in transito in autostrada; ciò è avvenuto con assoluto disprezzo per la vita e l’incolumità fisica altrui, messa gravemente a repentaglio solo per divertimento" scrive il gip nella sua ordinanza, evidenziando il "quadro indiziario granitico". L’incensuratezza dei ragazzi, la loro ammissione di colpa, il pentimento palesato e le istanze degli avvocati difensori Maurizio Giannarelli, Alberto Antognetti e Claudio Zadra sono valse l’attenuazione della misura cautelare rispetto alla richieste del pm Alessandra Conforti, per la quale avrebbero dovuto restare in carcere. I tre ragazzi, ricordiamo, erano stati sorpresi proprio mentre stavano lanciando dei sassi, attorno alle 22,30 di giovedì scorso, dai poliziotti della stradale di Pontremoli e dagli agenti della polizia locale di Santo Stefano Magra che avevano dato vita ad un servizio mirato in seguito a lanci pregressi di limoni e piccole pietre segnalati, la sera prima, da due automobilisti, che si erano rivolti all’avvocato Davide Bonanni per dare corso alla denuncia penale.

Appostati nelle vicinanze, gli agenti in borghese avevano visto un’auto che si era fermata sul cavalcavia e aveva spento i fari. Da essa erano usciti i tre ragazzi. Ne era seguito il lancio di tre pietre che, a giudicare dal ’botto’, avrebbero colpito dei camion i cui autisti non si sono però accorti di nulla. I poliziotti e gli agenti della locale non si erano posizionati sul cavalcavia per non destare sospetti e nel tempo che hanno impiegato per raggiungerlo, i lanci erano già avvenuti. I tre ragazzi sono quindi stati colti sul fatto e immediatamente immobilizzati a terra per evitare che proseguissero a tirare sassi. Avevano un sacchetto con delle pietre, tipo sampietrini, come quelle ritrovate sulla carreggiata dell’A15 e anche 9 limoni, mentre a bordo dell’auto c’erano altri sassi tipo ciottoli.

Corrado Ricci