REDAZIONE MASSA CARRARA

L’appello a palazzo civico: "Piscine piene di problemi. E le società devono emigrare"

Nel documento i vari risultati sportivi raggiunti da alcuni giovani atleti "La città parte attiva del movimento natatorio, servono strutture consone".

Nel documento i vari risultati sportivi raggiunti da alcuni giovani atleti "La città parte attiva del movimento natatorio, servono strutture consone".

Nel documento i vari risultati sportivi raggiunti da alcuni giovani atleti "La città parte attiva del movimento natatorio, servono strutture consone".

Riaprire le piscine il prima possibile restituendo alla città spazi per sport e tempo libero. Questo l’appello di un cittadino, Giacomo Menconi, in una lunga lettera inviata al nostro giornale e in cui viene chiesto all’amministrazione comunale maggior attenzione sul tema piscine. Nel documento vengono ricordati i recenti successi sportivi in vasca arrivati per Carrara da alcuni dei suoi giovani promettenti: Emmanuela Leu tesserata con il Club Nautico di Marina e Lara Pelliccia tesserata con la società che ha in gestione la piscina di Massa. "Siamo d’accordo che i successi olimpici della nostra nazione non passano per le mani dei nostri atleti – sottolinea – ma allo stesso tempo possiamo definire Carrara parte attiva del movimento natatorio nazionale. Tutto avviene però in una città in cui le piscine presentano problemi".

Segue un resoconto in cui si elenca lo stallo della piscina di via Sarteschi in centro a Carrara, su cui però l’assessore Moreno Lorenzini alcuni giorni fa al nostro giornale ha garantito la riapertura per settembre 2025. Poi viene citata la piscina interna di Marina a quattro corsie attualmente chiusa per lavori e infine l’impianto scoperto sempre a Marina, rimasta quest’estate aperta due mesi da luglio a settembre e non per l’intera stagione estiva. "Oltre i gruppi agonistici di nuoto penso alle persone che di una piscina hanno bisogno per riabilitazione e benessere psicofisico e le associazioni che lavorano con persone con disabilità. La sensazione, da frequentatore della piscina, è sconfortante, e ogni anno sembra peggio. Il dialogo con le istituzioni è sterile e la programmazione nulla. Gli incontri vedono l’amministrazione comunale comportarsi con l’obiettivo di non scontentare nessuno, per poi scontentare tutte le parti".

Facendo trasparire grande amarezza per la situazione venutasi a creare, il cittadino chiede quindi al Comune di ‘battere un colpo’ e far tornare le piscine a pieno regime. "La preparazione delle squadre agonistiche della città è appesa a sforzi individuali di tecnici e atleti e dal 9 settembre, ad esempio, il settore nuoto del Club Nautico si è allenato a Sarzana grazie alla disponibilità della società Uisp Nuoto Valdimagra, che fino al 5 ottobre ha potuto offrire spazi agli atleti carraresi. Sarebbe bello vedere più vicinanza dell’amministrazione e non qualche post social a festeggiare i piccoli miracoli sportivi di cui sono capaci i nostri concittadini, nonostante il sostegno pari a zero della loro città".