L’appello Dubbi sulla sicurezza di Ragnaia

Il sindaco di Aulla sollecita verifiche di Genio Civile, Regione e Consorzio di Bonifica sul muro di contenimento sul torrente Taverone

L’appello Dubbi sulla sicurezza di Ragnaia

L’alveo del torrente Taverone, a Ragnaia, sta creando preoccupazione

Essere certo di aver messo in sicurezza tutto l’abitato di Aulla è uno degli scopi del sindaco Roberto Valettini che è tornato a sollecitare Regione Toscana, Genio Civile e Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Se, infatti, i muri di contenimento lungo l’Aulella e la Magra, quindi in zona centro e sud della cittadina, si ergono perfettamente a norma a guardia dell’abitato, il dubbio, al primo cittadino, è sorto per quanto riguarda invece l’area a nord, in particolare in merito al muro che corre in fregio alla parte finale del Taverone e, conseguentemente, Ragnaia. Ha spedito lettere, fatto telefonate e sollecitato di persona affinché gli enti preposti prendano al vaglio la proposta. E Paolo Sordi, delegato del sindaco a prevenzione e difesa del territorio, ha avviato una raccolta firme presso alla ditta Azzurra- Bertolini Luciano, nella sede della Pesa Pubblica all’ingresso del casello autostradale di Aulla.

"Mi sono mosso presso l’ufficio della Difesa del Suolo e l’ufficio Ambiente della Regione affinché valutino se la parte finale di questo muro di contenimento sia o meno idonea – spiega –. A mio avviso servirebbe una verifica da parte della Regione circa la messa in sicurezza di questa zona, ed è di questo che sono in attesa. Spererei in un intervento diretto in modo tale da avere effettivamente tutta la città protetta e per questo non ho nessuna intenzione di arrendermi. Nel frattempo ho attenzionato anche il Consorzio di Bonifica Toscana Nord per valutare il sovralluvionamento di quel perimetro. Stessa cosa ho fatto con Anas. Ad entrambi gli enti ho dunque fatto richiesta di intervenire sotto questo profilo."

Valettini si è dunque impegnato in tre direzioni in modo tale da avere riscontri in merito alla protezione spondale e per lo stato del letto del fiume, che potrebbe anch’esso richiedere qualche attenzione in più. Ovviamente non si arrende e continua a sollecitare oltreché a chiedere incontri per avere una risposta concreta: "E’ importante portare a termine l’operazione di messa in sicurezza. Anche per le idrovore, infatti, ho chiesto un’implementazione maggiore della funzionalità di tutte e tre. Insomma, pur da profano ho questa sensazione di dover chiedere una maggiore attenzione circa l’idoneità della zona spondale. Ho chiesto questo a più riprese e ora prenderò un appuntamento con il responsabile a Firenze in maniera da avere una risposta esaustiva e, auspicabilmente, interventi necessari o utili perché, appunto, sento che debba essere fatto qualcosa di più per essere certi di avere anche tutta la zona a nord in sicurezza."

Una campagna che vede dalla parte del sindaco anche i cittadini che hanno spesso fatto presente quanto faccia paura quell’area, soprattutto quando il fiume è in piena e i detriti accumulati rischiano di aggravare notevolmente la situazione.

A.B.