Una lettera per dire ‘no’ all’antenna di Filetto. E a tutte le altre previste. Il Comitato ‘Stop 5G Lunigiana’ ha inviato un documento all’Unione dei Comuni, alla Società della salute, al Prefetto e al presidente della Provincia, dopo la sospensione dei lavori per l’antenna 5G a Villafranca. Tante le richieste messe nero su bianco nella lettera. "Chiediamo di conoscere la data della conferenza dei servizi dove il progetto sarà portato in discussione – si legge – e di essere invitati a partecipare ai lavori della seduta, ove i sindaci, responsabili in primo luogo della salute pubblica, prima di ratificare ogni eventuale decisione che possa coinvolgere gli interessi legittimi e l’integrità della salute della cittadinanza, abbiano completa consapevolezza in scienza e coscienza su tematiche importanti".
Sono tante le problematiche e le preoccupazioni elencate dal Comitato. "Ci sono potenziali rischi per la salute umana – sottolinea il Comitato –, crescenti preoccupazioni per l’esposizione all’inquinamento elettromagnetico generato dal 5G. Ci sono potenziali rischi per la sicurezza, come attacchi informatici e violazioni della privacy. L’installazione di nuove antenne e l’aumento del traffico dati potrebbero avere un impatto negativo sull’ambiente, aumentando il consumo energetico rispetto alle reti precedenti. E’ importante considerare l’impatto ambientale anche sotto il profilo storico e architettonico, adottare le misure necessarie per scongiurarne le conseguenze negative. L’aumento della densità delle antenne e l’uso di frequenze più elevate potrebbero causare interferenze elettromagnetiche con altre apparecchiature elettroniche, è essenziale garantire che tutte le reti siano progettate e gestite in modo da minimizzare le interferenze con altre tecnologie esistenti".
Il gruppo ribadisce la necessità di affrontare insieme una discussione seria e cosciente, in particolare per le inevitabili e crescenti preoccupazioni per la salute, che riguarda tutti i cittadini. "Le ricerche scientifiche sulle possibili implicazioni del 5G sulla salute umana sono in corso – si legge ancora –, la maggior parte di queste controversie è ancora soggetta a ulteriori conferme, attraverso studi più approfonditi e indipendenti. C’è una crescente preoccupazione riguardo agli effetti a lungo termine dell’esposizione al 5G, considerando l’ampia diffusione prevista dalla tecnologia e la sua inevitabile interazione con l’ambiente circostante. Sono necessarie ulteriori ricerche, garantendo che le decisioni sull’implementazione del 5G siano basate su prove scientifiche solide e indipendenti". I cittadini riuniti nel Comitato chiedono quindi "la sospensione di progetti relativi ad antenne e altri apparati, in qualsiasi località dell’area lunigianese, in attesa dei risultati della ricerca promossa dalla Regione Toscana".
Monica Leoncini