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L’arrivo del generale Vannacci scalda la piazza

MASSA C’è un ‘mondo contrario’ al pensiero del generale Roberto Vannacci che si prepara a scendere in piazza per protestare...

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C’è un ‘mondo contrario’ al pensiero del generale Roberto Vannacci che si prepara a scendere in piazza per protestare nel caso in cui fosse confermata la data di presentazione del suo libro. Un mondo che si è riunito martedì sera nella sede della Cgil di Massa, fra associazioni, forze politiche e tanti cittadini, per rispondere all’appello lanciato dal segretario del sindacato Nicola Del Vecchio che nei giorni scorsi aveva definito vergognosa la presentazione del libro del Generale Vannacci il 27 gennaio, Giorno della Memoria.

"Vannacci, oltre a vaneggiare sulle sue origini e sulla legittima difesa, se la prende con tutte e tutti: immigrati, omosessuali, femministe, ambientalisti e con quella che chiama la ‘dittatura delle minoranze’. Proprio per questo la richiesta al Sindaco di Massa Persiani è di non concedere, come amministrazione comunale, l’utilizzo della sala in cui gli organizzatori intendono presentare il libro, in particolar modo nel giorno della memoria – spiega Del Vecchio rivolgendosi al sindaco –. Davvero non coglie l’ulteriore provocazione nel farlo il giorno in cui si ricordano le vittime delle persecuzioni del periodo più buio e vergognoso? Il sindaco ha l’onore di guidare la città capoluogo della prima Provincia italiana a ricevere il riconoscimento di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Non insulti così la nostra storia".

Se nelle prossime ore l’evento non dovesse essere annullato, è già pronta la mobilitazione. "Abbiamo letto – spiega Del Vecchio – la presa di posizione dell’eurodepuatata leghista Susanna Ceccardi e del commissario provinciale della Lega Nicola Pieruccini. Insieme a tante altre realtà ci mobiliteremo il 27 gennaio per dire che sì, viviamo in un mondo al contrario se chi indossa una divisa può scrivere un libro come quello che ha scritto Vannacci, continuare a indossarla e vendere pure migliaia di copie, ma ci saremo soprattutto per dire che un altro mondo è possibile e vogliamo costruirlo. Vannacci e chi organizza questa pagliacciata il Giorno della Memoria non si appelli alla libertà di espressione, perché essere fascisti non è un’opinione, è una vergogna".