ALESSANDRA POGGI
Cronaca

L’arte diffusa nelle vetrine. In centro tutti d’accordo: "Un evento da ripetere". I negozi si fanno musei

Successo per le opere esposte fra occhiali, libri, nei bar e nei caffè "Questa manifestazione ha richiamato numerosi curiosi che hanno apprezzato" .

L’arte diffusa nelle vetrine. In centro tutti d’accordo: "Un evento da ripetere". I negozi si fanno musei

Prosegue la nostra passeggiata tra le vie del centro alla scoperta di ‘Arte in negotium’, la mostra d’arte contemporanea diffusa, in corso fino a fine mese. E come sempre in questo viaggio ci ha accompagnato il curatore Filippo Rolla. La mostra è patrocinata dal Comune e coinvolge 35 negozi, che ospitano le opere di altrettanti artisti. Una mostra ideata assieme a Francesco Bajni che si propone di valorizzare la merce dei negozi attraverso il connubio con l’arte. Stavolta abbiamo visitato le vetrine del bar tabacchi Ghinoi, del fotografo Michelino, di Diego Tattoo, dell’ottica Ghirlanda e della libreria Bajni.

Ghinoi all’angolo tra via Verdi e via 7 Luglio ospita alcune opere di Alessio Palmieri, personaggi che suscitano ironia, proprio come accade nei bar. "Iniziativa da dieci e lode, una di quelle che piacciono a me – commenta Ghinoi –. Queste sono iniziative che andrebbero fatte più spesso, per fare cultura bisogna coinvolgere il centro, inutile fare eventi al Mudac e al Carmi se poi in mezzo c’è il vuoto, non è vero il detto che con la cultura non si mangia, con la cultura si mangia eccome. La mostra sta suscitando interesse".

Fotottica Michelino di via Manzoni espone alcune opere in marmo dello scultore Ugo Guidi. Stavolta il legame è la città: Guidi lavorava a Carrara e Michelino ha raccontato per immagini la storia della città. "Iniziativa lodevole, ho visto diverse persone fare le foto alla vetrina – dice Francesco Begali –. Alcuni sono entrati a chiedere spiegazioni. Abbellire le vetrine è sempre motivo di orgoglio, un’esperienza sicuramente da ripetere. Noto che nonostante il digitale alle persone piace vedere le cose dal vivo, toccarle, e poi è l’occasione per fare una passeggiata nei negozi della città".

Diego Tattoo in via Verdi espone le opere di Cristina Viviani, piccole statuine in onice che assomigliano a tatuaggi. "La gente parla della mostra che sta ottenendo ottimi riscontri – commenta il tatuatore Diego Salvadori –. Gioco in casa perché mi piace l’arte, e vorrei che ci fossero più opere esposte, magari nei fondi sfitti per un maggiore decoro. Se passi e l’attività è chiusa è un conto, ma se all’interno c’è un’opera la percezione è completamente differente". E poi ci sono quelli che le opere le hanno sempre esposte, e come loro tantissimi altri negozianti. Così per Visionottica Ghirlanda in via Verdi di Giancarlo e Daniele Ghirlanda. L’ottica normalmente ospita le sculture di Giancarlo, che oltre a fare l’ottico ama scolpire. Per loro Rolla ha scelto una scultura di Dario Petrucci, la testa di David scomposta per rimandare all’idea sensoriale dell’occhio, che compone e scompone le immagini. "Ci fa piacere mescolare la nostra merce con quest’opera – dicono i due ottici, padre e figlio –. La scultura in vetrina piace, l’idea di una mostra diffusa è vincente, e noi le sculture le esponiamo da sempre". Idem per la Libreria di Francesco Bajni, sempre in via Verdi che ospita Stefanie Oberneder. "Questa artista da me è di casa – racconta Bajni –, stavolta abbiamo una sua scultura in bronzo. Abbiamo aperto una pagina Facebook per questa mostra diffusa, ci sono già state 1.458 visualizzazioni, 770 condivisioni. Una mostra nata parlando tra me e Filippo Rolla, è un modo per fare pubblicità al territorio a costo zero".