L’Aruntica spegne 30 candeline. Giornata di studi a palazzo Binelli tra memorie e obiettivi del futuro

Appuntamento con l’associazione nata da Claudio Pisani e gli ospiti previsti per la riunione ordinaria

L’Aruntica spegne 30 candeline. Giornata di studi a palazzo Binelli tra memorie e obiettivi del futuro

Claudio Pisani fu uno dei fondatori dell’Aruntica nel lontano 1994, che assieme ad altri era appassionato della storia piena di suggestione di Carrara, tra il mondo del marmo, i cavatori, ma anche storie di borghesia e il mondo del porto

Spegne trenta candeline, l’Accademia Aruntica di Carrara e lo fa con la riunione ordinaria di studio autunnale che si terrà sabato 30 novembre a palazzo Binelli (ore 16.00). Ad aprire i lavori sarà la presidente e custode Cristina Andrei che presenterà il 29esimo volume di "Atti e Memorie", l’ormai tradizionale pubblicazione che ogni anno raccoglie le relazioni presentate nelle riunioni di studio dell’anno precedente. La Andrei parlerà anche del trentennale della associazione, nata nel dicembre 1994 per volere del compianto Claudio Pisani e di un gruppo di soci fondatori (Romano Bavastro, Marcello Bernieri, Francesco Dolci, Bernardo Fusani, Lanmarco Laquidara, Luciano Luciani, Paolo Micheli Pellegrini, Giancarlo Molignoni, Giovanni Vacchelli Casoni), tutti accomunati dall’interesse per il passato di Carrara.

Una passione e un impegno che hanno fatto della Aruntica la custode della memoria cittadina, con gli oltre 320 contributi presentati, che hanno raccontato la Carrara del marmo e della scultura, della architettura e dell’urbanistica, dei personaggi famosi e di quelli meno conosciuti, degli avvenimenti storici, della sua letteratura e del suo dialetto. E non sono mancate neppure alcune curiosità. Dopo lo sguardo alla storia della Aruntica, la stessa Andrei illustrerà l’opera di un artista con "Il pennello sul filo della memoria: la poetica del ricordo nell’arte di Claudio Cargiolli"; quindi gli interventi di Giuseppina Magnotta "Lunigiana storica: Carrara e l’orma di Dante nella memoria popolare"; Filippo Donati "La facciata del Duomo di Carrara, nuove ricerche"; Pietro Di Pierro "Scali marittimi lunensi nel medioevo"; Davide Pugnana "Percorsi della figurazione: i carraresi Sergio Vatteroni e Giulio Marchetti nella storia della pittura italiana di primo Novecento".

L’Aruntica nasce a Carrara nel 1735 a cura di un gruppo di carraresi con lo scopo di promuovere la storia patria della città, per studiare e valorizzare il suo passato, rendendolo noto con riunioni di studio pubbliche. Nei primi decenni dell’800 dell’Aruntica se ne perdono le tracce, per poi rinascere nel 1994.

Maurizio Munda