
Fabrizio Volpi ha rimesso il mandato di amministratore unico di Apuafarma
Carrara, 2 luglio 2017 - Allora Presidente Volpi, lei ha rimesso il mandato nelle mani del Sindaco De Pasquale. "Si, è stato un gesto che mi sembrava doveroso, dettato soprattutto dalla volontà di garantire ad Apuafarma una governance allineata con la nuova proprietà. Le cose da fare sono molte e Apuafarma è una azienda grande e avviata verso una importante fase di rilancio e quindi non può assolutamente rimanere senza guida".
Un bilancio di questi anni? "Tutto sommato mi sento di dare un giudizio positivo. Quando sono arrivato l’azienda presentava evidenti squilibri amministrativi, oggi siamo avviati sulla via del completo risanamento grazie anche all’amministrazione uscente e ai funzionari dei vari settori che hanno collaborato e ci hanno consentito di reimpostare i rapporti tra Apuafarma e proprietà consentendoci, tra l’altro, di ridefinire in maniera razionale i corrispettivi per i servizi che Apuafarma fornisce. In mezzo c’è stato un po’ di tutto, dagli ammanchi in azienda dei quali oggi è la procura che si occupa all’incendio del fabbricato che ci ospitava..Ho potuto farcela solo grazie all’impegno dei dipendenti che si sono rivelati davvero straordinari sia sul piano professionale che su quello umano". . In effetti lei ha lavorato molto sulla piena coesione tra dipendenti e azienda.. "Sì, questo è stato il vero leitmotiv del mio mandato e credo di essere riuscito a coinvolgere tutti nel progetto che avevo in mente. Oltre a questo c’è stata anche la sinergia con il personale di AMIA, un lavoro comune che ha portato efficientamento dei servizi e risparmio alla comunità. Esemplare è stata l’abnegazione che i dipendenti hanno dimostrato nel momento difficile dell’alluvione quando sono stati chiamati in pochissimo tempo a mettere in piedi un servizio di emergenza. Li ho capito che c’era un potenziale umano di prim’ordine". Quindi possiamo dire missione compiuta? "Non esattamente. Quando ho assunto la carica di presidente ho cercato di rendermi conto delle criticità dell’azienda e, soprattutto, di valutare la reale possibilità di incidere. Ne ho trovati più di quelli che immaginavo; tuttavia il percorso è ancora da completare perché se su alcuni settori siamo riusciti ad intervenire, su altri, ad esempio le farmacie, ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Ci sono servizi, come il forno crematorio e il magazzino di farmaci all’ingrosso, che comporteranno un ulteriore miglioramento dei conti e un aumento dell’offerta dei servizi al cittadino. Spetterà a chi verrà dopo di me di continuare il lavoro". Qualcuno ha eccepito l’incompatibilità tra il suo ruolo di amministratore pubblico e quello di manager di una società operante nel settore delle slot. "Io sono solito operare con cura e professionalità qualunque sia il settore che mi viene affidato. Nella mia vita professionale mi sono applicato in vari ambiti lavorativi spaziando dal giardinaggio al commercio. A questo proposito mi consenta due sottolineature: primo il settore in cui lavoro è regolamentato da leggi dello stato e quindi non consento a nessuno allusioni o giudizi sommari; del resto i settori che erogano un’offerta suscettibile di essere associata a episodi di dipendenza sono molteplici, penso ad esempio ai tabacchi e agli alcolici, l’importante è esercitare il proprio mestiere con prudenza e coscienza. In secondo luogo sfido chiunque a trovare un mio atto che possa essere sospettato di aver favorito in qualche modo la mia attività di manager privato". Beh, c’è stato l’episodio della bottiglia regalata ai dipendenti con la scritta dell'azienda delle slot.. "Ma quella è stata un polemica montata ad arte, fango nel ventilatore messo da un pezzo di ceto politico che non ha più nulla da dire a questa città. Mi riferisco soprattutto a quel pezzo di PD, che è poi uscito, che cercava l’occasione per regolare i conti con un amministratore giudicato troppo “renziano”. Hanno fatto di un granello di sabbia una montagna e sono stati zitti per anni di fronte a cose ben più grandi e gravi che forse avrebbero meritato altri atteggiamenti.Fortunatamente quel pd fa parte del passato non siamo riusciti a spiegare la nostra proposta politica alla città,a fare apprezzare un progetto di rinnovamento che è comunque in atto contro quella parte che in nome della discontinuità pensava di poter continuare a prendersi gioco della città riproponendo chi ha aministrato negli ultimi 15 anni". La cosa che le ha fatto più piacere? "Gli attestati di stima che mi sono arrivati da tantissimi dipendenti che mi confermano che qualcosa di buono e stato lasciato per il resto è il cittadino che deve giudicare se ha rilevato miglioramenti nei servizi offerti da Apuafarma".
Con il sindaco De Pasquale vi siete sentiti? "Sì, mi ha chiamato dopo aver ricevuto la comunicazione con cui rimettevo il mandato e ci siamo incontrati con la presenza del vicesindaco Martinelli,fatto un primo punto della situazione e ho confermato la disponibilità a rimanere fino al completamento del iter di sostituzione,gli ho augurato buon lavoro nell’interesse della città. Credo che si renderà ben presto conto che governare non è facile come stare all’opposizione".