Ha un nome epico, una simbolica croce disegnata sulla schiena, simile a quella dei crociati medievali ma nera, un ruolo che ha conquistato 12 anni fa e nessuno gli toglierà mai: riscaldare i ‘bambinelli’ che si alternano accanto alla mangiatoia nella grotta di Equi Terme dove la natività sembra davvero riportare il mondo a due millenni fa e oltre. Lui è l’asino Achille, nome ingombrante per un equino, seppure con un ruolo importante e negli anni diventato il mito dei bambini del presepe. Ma anche il nome ha una storia singolare. Quando nacque il proprietario, Fabio Furia, presidente dell’Associazione Presepe Vivente di Equi, scelse un nome diverso per il suo amato asino ma, caso volle, proprio lo stesso nome del responsabile dell’anagrafe animale dell’Asl che si oppose alla registrazione di un “somaro” che si chiamasse come lui. Così Fabio Furia si arrse e, con un po’ di ironia e un pizzico di fantasia, scelse Achille.
Un asino che sembra proprio ‘segnato’, con quella croce nera come disegnata sul manto grigio della schiena. Così da 12 anni, insieme al bue, e tra i protagonisti del presepe vivente di Equi che ha portato l’associazione fino davanti a Papa Francesco a Roma. E ogni anno, quando il Presepe prende vita, lui ritrova il suo posto nella grotta per contribuire a regalare un tocco di autenticità e magia alla rappresentazione.
L’asino Achille vive in un paradiso tutto suo, con due ettari di terra a disposizione grazie alle cure amorevoli di Fabio e dei suoi familiari. Il suo carattere? "Buono e mansueto – assicura il proprietario – . È l’idolo dei bambini, che non perdono occasione di avvicinarlo durante le passeggiate. Ma non pensate che sia solo una “mascotte”. Achille non è un’attrazione del Presepe Vivente, ma ne è parte integrante". E quest’anno, come sempre prima dell’inizio del Presepe, Achille si trasferirà nella suggestiva grotta che ospita la Natività. Qui avrà il tempo di acclimatarsi e fare amicizia con il suo compagno di scena, un bue altrettanto speciale proveniente da una fattoria di Aulla.
"La croce naturale sulla schiena di Achille – commenta Fabio Furia – non è solo un dettaglio estetico, ma un segno distintivo che lo rende ancora più simbolico. Quasi come se il destino lo avesse designato per questo ruolo, l’asinello accoglie i visitatori con la stessa grazia e semplicità che si associa alla scena della Natività". Tra pochi giorni, Achille entrerà ufficialmente in scena, portando con sé tutta la magia che lo ha reso, anno dopo anno, uno dei protagonisti indiscussi del Presepe Vivente di Equi Terme. Dopo la partecipazione al Presepe Vivente di Roma e l’incontro con Papa Francesco, organizzatori e figuranti del Presepe Vivente di Equi sono impegnati negli ultimi preparativi dell’evento, alla 38ª edizione: mercoledì 25 e giovedì 26 dalle 20,30 alle 23,30, venerdì 27 e sabato 28 dalle 18 alle 21. (Info: www.presepeviventeequi.com; tel. 371 6277631).