REDAZIONE MASSA CARRARA

L’Asl si affida agli avvocati: "Sono stati diffusi dubbi su rischi inesistenti"

Attacco agli ex primari: "Alimentato un clima di incertezza e un inutile allarme". I sindacati confermano lo stato di agitazione e annunciano dure forme di protesta.

Attacco agli ex primari: "Alimentato un clima di incertezza e un inutile allarme". I sindacati confermano lo stato di agitazione e annunciano dure forme di protesta.

Attacco agli ex primari: "Alimentato un clima di incertezza e un inutile allarme". I sindacati confermano lo stato di agitazione e annunciano dure forme di protesta.

E’ muro contro muro sulla guardia anestesiologica tagliata all’ospedale “Apuane”. Asl Toscana nord ovest garantisce la sicurezza e ha dato mandato all’Ufficio legale di "valutare e attivare le azioni, sia penali che civili, utili a difendere la verità della situazione e il prezioso, buon operato di tutto il personale sanitario". Per l’azienda gli interventi degli ex primari Alberto Baratta e Alberto Rutili "hanno superato il consentito limite della critica" e diffuso "infondatamente dubbi circa inesistenti rischi che si verrebbero a determinare nell’ospedale di Massa", "anche estendendo tali esagerate considerazioni all’intero Servizio sanitario regionale, così alimentando un clima di incertezza e un inutile allarme nella popolazione servita e ledendo immagine e onore dell’Azienda e della sua dirigenza".

Battaglia annunciano anche i sindacati: confermano lo stato di agitazione e se non arriverà la convocazione urgente del Prefetto per le procedure di raffreddamento sono pronti a mettere in atto dure forme di protesta fino ad arrivare allo sciopero dei medici di Terapia intensiva con conseguente blocco delle sale operatorie per gli interventi programmati. "E’ ora di smetterla di riorganizzare al risparmio sempre e solo sulla pelle di cittadini e lavoratori".

E’ finito in uno scontro l’ultimo faccia a faccia tra l’azienda sanitaria e i segretari di settore Alessio Menconi (Cgil), Claudio Salvadori (Uil), Francesca Martinelli (Enac). Ma l’Asl difende il "nuovo modello" legato, spiega, "a una riorganizzazione complessiva dell’attività di Anestesia e rianimazione nelle Apuane e in Lunigiana che non modificherà l’offerta e consentirà di mantenere lo stesso livello di sicurezza, che è quello presente in tutti gli ospedali di Azienda e Regione". E lo confermano i dirigenti medici.

"La Direzione di presidio, in ogni caso, monitorerà attentamente tutte le fasi del percorso, anche attraverso l’istituzione di una cabina di regia finalizzata ad intercettare eventuali problematiche e porre in essere i necessari correttivi" assicura il direttore dell’ospedale “Apuane” e coordinatore della rete ospedaliera aziendale Giuliano Biselli. "L’ospedale Apuane - spiega il direttore del dipartimento di Emergenza urgenza, area critica e blocco operatorio Paolo Carnesecchi – è stato ovviamente equiparato agli ospedali del suo stesso livello e, grazie ai colleghi di Massa Carrara che lavorano su procedure adeguate, il modello è stato contestualizzato rispetto alle peculiarità del Noa e ai flussi di lavoro che si registrano quotidianamente nel livello 1 - intensivo e subintensivo. In particolare un anestesista continuerà ad essere presente per ogni emergenza di Ostetricia e Ginecologia, come pure sarà adeguatamente presidiata la struttura di Terapia intensiva. Grazie a questa ottimizzazione delle attività, con i professionisti che saranno presenti dove serve, l’obiettivo è di continuare ad assicurare e anzi aumentare l’offerta di sala operatoria, a tutto vantaggio dei cittadini".

Non ha dubbi sui livelli di sicurezza Graziano Memmini, direttore della struttura di Neonatologia e Pediatria ora anche direttore dell’area omogenea dipartimentale di Pediatria a livello aziendale:"vengono garantiti con procedure adeguate, condivise con i colleghi anestesisti e rianimatori, che prevedono ogni possibile scenario legato ai parti". E assicura che la struttura nascite e l’area pediatrica "conserveranno i loro punti di forza, grazie a un sistema ben delineato e integrato dei professionisti e tra gli anestesisti presenti in ospedale e quelli reperibili". Sicurezza in tutti i punti nascita garantita "dall’analisi dei dati del sistema di gestione del rischio clinico" ribadisce Tommaso Bellandi, direttore della struttura aziendale di Sicurezza del paziente: presenti "tutti i professionisti necessari ad affrontare le situazioni ordinarie, gli imprevisti e le emergenze che si possono verificare, oggetto di costante monitoraggio, nonché alle dotazioni tecnologiche, alle procedure e alla formazione continua, anche con simulazioni".