Lavoratori e profitto. Via alla proposta Cisl

La Cisl Toscana Nord porta avanti una campagna di raccolta firme e iniziative sui territori per promuovere una legge di iniziativa popolare che prevede la partecipazione attiva dei lavoratori alla vita e ai profitti delle imprese. 2600 firme raccolte, obiettivo 13mila entro ottobre.

È approdata ad Aulla la raccolta firme che Cisl sta portando avanti a livello nazionale unitamente ad un percorso di assemblee e di iniziative sui territori. Una campagna che porta in giro per tutta Italia la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla sigla sindacale in favore della partecipazione attiva dei lavoratori alla vita e ai profitti delle imprese. E nei giorni scorsi, nella sala consiliare del comune di Aulla, si è riunita l’assemblea dei segretari e delle segretarie della zona Lunigiana e costa Apuana della Cisl Toscana Nord. "Siamo molto soddisfatti del riscontro e dell’entusiasmo che lavoratori e lavoratrici ci hanno dimostrato. Abbiamo già raccolto circa 2600 firme, ovvero il 20% del totale dei 13mila iscritti del territorio Lunigiana e costa" dichiara il segretario confederale Andrea Figaia che ha presenziato all’assemblea unitamente al sindaco di Aulla Roberto Valettini.

I tempi sono maturi, secondo la Cisl, per affrontare cambiamenti in tema di politiche del lavoro, a partire da quelle dei redditi, per contrastare inflazione e carovita. Il principio costituzionale, bandiera della mobilitazione Cisl, è che la società progredisce attraverso il lavoro ma le imprese che creano il lavoro e profitto, da sole non sono in grado di assicurare né la corretta redistribuzione della ricchezza prodotta né, soprattutto, la responsabilità sociale necessaria.

"È in questa visione ideale e al contempo pragmatica del lavoro – si legge nel testo della proposta di legge - che nasce l’articolo 46: l’elevazione del lavoratore a collaboratore dell’impresa, con l’intento di dare progressività alla norma fino a una sua piena evoluzione nella partecipazione, responsabilizzando i lavoratori nel buon andamento dell’azienda". Nella pratica, tutto questo dovrebbe tradursi in una partecipazione dei lavoratori ai vari livelli: gestionale, con l’integrazione nei consigli di amministrazione delle società a partecipazione pubblica di almeno un rappresentante dei lavoratori; finanziario, con la distribuzione degli utili ai lavoratori; organizzativo, con meccanismi premiali per le imprese che coinvolgano i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori impegnati a contribuire all’innovazione ed efficientamento dei processi produttivi; consultivo, con diverse ipotesi in cui le rappresentanze sindacali unitarie o aziendali abbiano diritto ad essere consultate in via preventiva.

"Ringrazio tutti gli iscritti che sabato mattina hanno partecipato all’evento – commenta Figaia - e gli oltre cinquanta, tra segretari ed operatori, che da metà luglio sono stati impegnati per la raccolta delle firme che terminerà con la fine del mese di ottobre".

Michela Carlotti