Lavori all’Autocisa, demoliti tre archi del viadotto Gravagna

Maxi intervento sulla carreggiata nord seguito sui social. Rientra nella prima fase di abbattimento e ricostruzione

L'esplosione ripresa in diretta

L'esplosione ripresa in diretta

Pontremoli (Massa-Carrara), 25 giugno 2024 - Tre archi metallici che sostenevano gli impalcati della carreggiata nord del viadotto Gravagna sulla A15 Parma-La Spezia sono stati demoliti con l’esplosivo C4. Un abbattimento chirurgico e scenografico, seguito sui social nelle notti del 19 e 20 giugno scorse, realizzato in condizioni di sicurezza per operatori e utenti, a traffico chiuso. Le cariche esplosive sono state fatte brillare dopo il posizionamento in cinque punti all’interno delle ’stampelle’ metalliche, mentre in precedenza erano stati eseguiti tagli nella mezzeria degli archi rampanti del portale in direzione orizzontale e verticale per consentire agli stessi di precipitare al suolo per gravità.

La parte dell’arco più a diretto contatto con l’impalcato stradale è stata indebolita così da impedire il coinvolgimento del portale omologo sulla carreggiata opposta, nonché la minimizzazione delle sollecitazioni trasmesse alle cerniere dei portali e, conseguentemente, alle pile. Al termine, sono state effettuate delle prove di carico. Per smorzare l’effetto della caduta sono state utilizzate dune di materiale inerte allo scopo di assorbire le vibrazioni indotte dall’impatto al suolo. L’attività di smantellamento ha visto coinvolte oltre 60 persone sotto la regia di Itinera, società responsabile dell’esecuzione lavori, fa parte delle attività di demolizione e ricostruzione del viadotto nell’ambito del più ampio plano di ammodernamento della tratta gestita da Salt, concessionaria autostradale del Gruppo Astm. Questo intervento rientra nella prima fase di demolizione-ricostruzione dell’opera in carreggiata nord, di particolare complessità della durata di 18 mesi per ogni singola carreggiata, che richiede lo smontaggio con la stessa successione con la quale l’opera è stata a suo tempo costruita, per poi procedere al rifacimento degli impalcati, uno per volta. I numeri dell’intervento: 3mila metri cubi di materiale inerte per la creazione delle dune, 400 chili di C4, diversi kg di gelatina per il brillamento delle cerniere.

Nel periodo estivo per minimizzare le ricadute sulla viabilità, Salt ha previsto una gestione dinamica delle corsie aperte al traffico grazie alla quale saranno rese disponibili due corsie nella direzione di traffico prevalente, in modo da ridurre i disagi all’utenza. Tra le misure previste nel corso dei lavori sul viadotto Gravagna ci sono la predisposizione di un piano operativo di emergenza, condiviso con le Prefetture competenti e la Polizia stradale, che prevede l’attivazione di vie di fuga in grado di far defluire il traffico su viabilità a scala almeno provinciale in caso di blocco della circolazione. Poi l’attivazione di piste di emergenza nell’area di cantiere in grado di garantire permanentemente il transito di mezzi di soccorso, il rifacimento dei by pass autostradali per agevolare le manovre di scambio di carreggiata e il posizionamento di due carri di soccorso pesante in punti strategici per rimuovere veicoli in panne.

N.B.