Lavoro, impennata nella logistica. Il porto volano dell’occupazione

Il settore vede un più 12 per cento nelle assunzioni. In aumento anche l’industria e il turismo

Lavoro, impennata nella logistica. Il porto volano dell’occupazione

Lavoro, impennata nella logistica. Il porto volano dell’occupazione

Scende la disoccupazione totale nel territorio apuano. Da un esame dei dati Istat raccolti, la percentuale complessiva è scesa dal 9 per cento del 2022 al 6,1 per cento del 2023. Leggeri miglioramenti anche nei dati della fascia giovanile fino ai 24 anni, con un dato di disoccupazione che dal 12 per cento del 2022 è sceso a un 11,7 per cento del 2023. L’occupazione sale dal 44 per cento del 2022 al 48,1 per cento del 2023. I numeri forniti dall’Istat si riferiscono al cosiddetto avviamento al lavoro sistema Sil centri per l’impiego della Regione, esaminando l’andamento delle assunzioni e in relazione ai codici Ateco; cioè i codici che riassumono per macrocategorie economiche i settori oggetti dell’analisi, anche in relazione ai dati Istat. Su Massa-Carrara è possibile apprezzare un aumento generale dell’occupazione pari al 4,65 per cento e sugli scudi a livello regionale. Dando un’occhiata ai vari settori occupazionali, a saltare subito all’occhio è il trend in crescita dell’industria, con un numero di assunzioni ragguardevole pari a un aumento del 5,4 per cento. L’agricoltura cresce in termini percentuali ma i numeri rimangono modesti rispetto agli altri settori. Nell’ambito dell’edilizia si nota un aumento modesto quantificabile in un 1,5 per cento in cui però si ha un numero occupazionale buono. La logistica, quindi trasporti e magazzini, cresce bene con un più 12,56 per cento.

"Il dato della logistica è molto positivo – commenta il segretario provinciale Cisl Andrea Figaia – considerando che il nostro territorio si sta riorganizzando sia nell’industria sia nelle attività che sfruttano la nostra posizione geoterritoriale come porto, autostrada e ferrovia, sulla quale negli ultimi anni si è oggettivamente investito. Se confermato nel futuro, si tratterebbe davvero di una novità positiva anche più strategica". Bene turismo alberghi e ristoranti con un 4,4 per cento in più in un settore di numeri complessivi importanti. Forte aumento anche nel settore dei servizi alle imprese con performance del 23,15 per cento. "La pubblica amministrazione decresce sensibilmente e sconta meno 451 unità e il dato è severo – prosegue Figaia – valutato probabilmente nella situazione post Covid e pensionamenti accelerati dopo quota 100, senza assunzioni adeguate e corrispondenti". Infine numeri buoni nel commercio, con un aumento dell’occupazione pari al 5,9 per cento. "Dopo una lunga serie di dati negativi – conclude Figaia - anche disaggregando il dato Istat, si può notare un nuovo trend, sia pure con criticità presenti. Adesso la battaglia è quella del lavoro buono, vivibile, rispettoso di ambiente e sicurezza, che ci permetta un futuro, per i nostri figli e la società".