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Marilena Pucciarelli nella sua azienda di Carrara con due dipendenti
Carrara, 10 gennaio 2023 - "Si assumono operai serramentisti". Il cartello è appeso lì da un anno, sulla vetrata dell’azienda, ma gli operai non si trovano. Stiamo parlando della Gemag Serramenti di Carrara. Di lavoro ce ne sarebbe tanto, le commesse si sprecano, grazie anche ai tanti bonus statali, ma la ditta è in affanno e non ce la fa ad accontentare tutte le richieste. Soprattutto rispettare i tempi è diventato impossibile. "Al momento – dice la titolare dell’azienda, Marilena Pucciarelli – siamo cinque operai e quattro persone in ufficio, dieci in tutto con me. Mi servirebbero almeno due operai in più: prima in due mesi si completavano i lavori, oggi siamo in ritardo di quattro o cinque mesi. Sono costretta a fare uscire gli operai dal laboratorio per le installazioni e così si blocca tutta la produzione".
La Gemag opera nel settore degli infissi da quasi 50 anni. "L’ha costruita e fatta crescere mio padre Aldo", racconta Marilena. "Siamo arrivati ad avere anche 17-18 dipendenti, siamo artigiani stimati grazie al passaparola, lavoriamo molto sul territorio apuano e ligure e abbiamo operato anche in Corsica e Francia. Una ditta solida che cerco di portare avanti con le stesse caratteristiche. Avevo 27 anni quando, dopo la laurea in architettura, mio padre mi ha ‘sbattuto’ in officina per 8 mesi a costruire i serramenti perché voleva che conoscessi il lavoro dall’interno per poter dirigere. E così sto facendo da una decina di anni, con il suo supporto fino all’anno scorso quando lui si è ammalato. Mio padre è mancato ad agosto".
Qualcuno, in verità, ha risposto al suo appello ma la cosa non è andata a buon fine. "Sì, qualcuno si è presentato per il posto di lavoro – spiega la titolare – ma oltre a non intercettare persone molto qualificate non sono riuscita neppure a trovare persone disposte a imparare, a mettersi in gioco. Insomma, è andata male. E non ho problemi di età, non impongo condizioni perché ho bisogno. Siamo anche passati dal Centro per l’impiego, ci siamo iscritti su Indeed e altri siti. Niente da fare". Un logorio costante che spinge quasi a mollare, almeno a non accettare più commesse con il rischio di perdere clienti. Ma l’imprenditrice non vuole cedere alla tentazione perché l’azienda ce l’ha nel sangue. "Non mi arrendo – dice Pucciarelli – vado avanti con i miei dipendenti finchè posso e continuo a cercare due operai che abbiano voglia di lavorare".