FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Le Apuane ricreate in migliaia di pezzi Nasce il puzzle in 3D tra arte e design

Il progetto realizzato da Donatella Balloni, ’industrial designer’ nata ad Antona e cresciuta professionalmente in tutto il mondo

di Francesco Scolaro

Un amore di ritorno per le Alpi Apuane, le montagne che l’hanno vista crescere da bambina prima di partire per una brillante carriera internazionale nel settore del design industriale. Poi il ritorno a casa nel 2019, lo stop forzato a causa della pandemia, e una passione che cresce ancora più forte di prima grazie al concorso di disegno Orto Ispirami al Pian della Fioba. Ed è così che nasce la voglia di dedicare alle Apuane un progetto ambizioso: trasformarle in puzzle da migliaia di pezzi, in oggetti di design da mostrare nelle case, magari in souvenir e oggetti da collezione per far conoscere in Italia e all’estero la bellezza e il fascino di queste vette aguzze ricche di preziosissimo marmo bianco che si affacciano sul mare.

E’ la storia di Donatella Balloni, 44 anni, industrial designer specializzata nella ricerca di colori e materiali per le finiture: con la sua professione ha fatto il giro del mondo, lavorando per alcune delle firme più conosciute e importanti a livello internazionale. Ma quelle Apuane sono da sempre parte di lei e la pandemia alla fine è stato un modo per ricominciare. "Ho ripercorso tutto quello che avevo lasciato 23 anni fa – racconta -, tornando ad Antona, il paesino dove sono cresciuta. Mio babbo era del Forno e mia mamma di Antona, i primi anni della mia vita li ho passati alla Campareccia dove c’è l’albergo costruito da mio nonno. Quando sono tornata ho cominciato a riscoprire tutto, partendo dal Pian della Fioba dove ho partecipato al concorso di disegno organizzato dall’associazione Aquilegia".

Rivedendo le sue montagne dal vivo ha ricordato i viaggi all’estero. "Raccontavo delle Apuane anche a chi non le aveva mai viste, mostravo a tutti le foto di questa realtà bellissima, delle montagne sul mare distanti solo 20 minuti. Tutti mi chiedevano che cosa ci facessi all’estero invece di restare in un posto bello come questo e allora dovevo spiegare la difficoltà di trovare lavoro, della necessità di reinventarsi per alcuni settori come il mio".

Così è nata l’idea di portare le Apuane in giro per il mondo, con modellini che potessero rappresentare uno strumento di promozione e di conoscenza, pure a livello didattico: "Ho unito la mia professione con la passione per i puzzle, ricostruire la montagna in 3D partendo proprio dal dente roccioso dell’orto botanico, dalla zona dove si trova la mia casa, il passo degli Uncini, poi la Vandelli…". Un progetto che Balloni porta avanti da ormai un anno e mezzo e che ora inizia a vedere la luce, anche se continua a portare nuove migliorie per renderlo adattabile, scalabile e diverso per tutti i gusti. Ma il concetto di base è quello: trasformare le Apuane in modelli 3D, da costruire a puzzle o con formelle affiancabili, con tanto di cornice da utilizzare pure come oggetti di arredamento.

"Le formelle sono 54 in tutto, ciascuna di 16x16 centimetri, e insieme ricostruiscono l’intera catena delle Apuane, realizzate in Pla (Acido polilattico) uno dei materiali meno inquinanti, bianche o grigie con stampante 3D, cercando di andare sempre più nel dettaglio di ciascuna montagna. Stiamo ancora lavorando anche al puzzle completo, 5mila pezzi in tutto per ricostruire tutte le Apuane. Speriamo a breve di poterla mettere sul mercato, da produrre su ordinazione". Gli obiettivi del progetto sono molteplici, sia di promozione del territorio ma anche a scopo educativo: "Educare i bambini ad una maggiore consapevolezza del patrimonio ambientale apuano attraverso la costruzione e la condivisione del gioco – conclude Balloni -, esplorando il territorio tridimensionale apuano in miniatura. Ma è pensato anche per le guide ambientali, per gli appassionati, gli amanti dei puzzle, le scuole, i rifugi, designer e artisti ma anche fisioterapisti perché la costruzione del modello aiuta nella cura dei problemi di manualità".