ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Le cave del futuro secondo i giovani: "Tecnologia contro l’inquinamento"

Chiuso il master in ingegneria mineraria finanziato da Fondazione Marmo e realizzato dal Politecnico di Torino

Gli ingegneri che hanno partecipato al Mastere ieri a Palazzo Binelli per la consegna degli attesttai finali

Gli ingegneri che hanno partecipato al Mastere ieri a Palazzo Binelli per la consegna degli attesttai finali

Le cave di marmo viste con gli occhi dei giovani professionisti che hanno frequentato l’executive master in ingegneria mineraria applicata alle cave di pietre ornamentali. Un progetto finanziato dalla Fondazione Marmo e realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino, con il patrocinio del Comune di Carrara. Di ieri a palazzo Binelli la giornata conclusiva del progetto e la consegna degli attestati ai sette professionisti che hanno partecipato al master. Tra di loro anche la carrarese Marina Donati autrice di uno studio sulla transizione 4.0 e 5.0, che ha parlato dell’importanza della tracciabilità ma anche dell’impiego della tecnologia per ridurre l’inquinamento. Per Donati in cava si potrebbe sfruttare l’energia solare per la riduzione dell’anidride carbonica, collocando i pannelli in cave dismesse, così da recuperare anche luoghi ormai abbandonati dalla produzione industriale. Gli alri professionisti che hanno partecipato al master sono Diego Barbero di Asti, Henri Calza della Valle d’Aosta, Nicolò D’Elia del Lazio, Marco Ellena di Torino, Sara Innocenzi di Roma, Alberto Prospero di Biella e Raffaele Signoretti dalla Calabria. A coordinare i lavori a palazzo Binelli sono stati i docenti del Politecnico di Torino Pierpaolo Oreste e Claudio Oggeri. Presente anche la sindaca Serena Arrighi che ha portato i saluti dell’amministrazione.

"Grazie al Politecnico e alla Fondazione Marmo per aver dato questa occasione agli studenti e al territorio – ha detto la prima cittadina –. Un master importante sul settore lapideo che è in trasformazione con la regia regionale e le certificazioni e questi ragazzi e ragazze sono super formati per affrontare queste sfide". "In questa terza edizione abbiamo avuto quattro partecipanti più giovani (neolaureati o dottorandi) e quattro più esperti, dai 40 ai 50 anni, già con un percorso professionale importante, liberi professionisti, dirigenti, tecnici attivi nella gestione di aziende o società di ingegneria – spiega il docente Pierpaolo Oreste –. I partecipanti, sei uomini e due donne, erano tre ingegneri di primo livello, tre ingegneri magistrali, un geologo e un architetto".

Le lezioni si sono svolte a Palazzo Binelli, ma anche in streaming. Un totale di 180 ore, di cui le 55 iniziali solo online, le restanti in presenza a Carrara con collegamento on linee e video registrazione. Tra le lezioni in presenza 15 ore di visite a cave e impianti del bacino di Carrara. Le ore di tirocinio sono state invece 120. Il master è stato curato da otto professori del Politecnico, per un totale di circa il 70 per cento delle ore e 12 tecnici esterni, per circa il restante 30.

Alessandra Poggi