Il gemellaggio fra il Rotary Club ’Carrara e Massa’ e il Club Roma ha trovato la sua prima occasione di convivialità nel Golfo dei Poeti relais. Circa ottanta persone si sono riunite nel suggestivo resort di Montemarcello, dando seguito al vincolo di amicizia stretto dai due presidenti Vincenzo Tongiani (Rotary Carrara e Massa) e Maria Luisa Piras (Rotary Roma). Un sodalizion nato in pandemia per volere del marinello Raffaello Ragaglini, socio del club romano di cui all’epoca era anche presidente, che ha voluto declinare il legame plurimillenario fra i due territori. Romano d’adozione e, in più, cittadino del mondo per la sua carriera nella produzione della pasta alimentare, Ragaglini ha voluto unire i due club, grazie anche al gioco di sponda del cugino, a sua volta past president del Rotary “Carrara e Massa” Bruno Munda. A testimonianza di ciò vale anche il primo contatto quando un altro socio del Club di Roma, l’ammiraglio massese Giovanni Vitaloni, fu ospite del Club “Carrara e Massa” per parlare del disastro della nave Concordia.
Gli onori di casa sono stati del presidente apuano Vincenzo Tongiani, il quale ha toccato l’essenza del legame fra le due città già dall’epoca antica, con l’estrazione del marmo, la lizzatura e il trasporto dei blocchi, per arrivare poi ai preziosi monumenti in marmo bianco che nel corso della storia hanno decorato l’Urbe. L’unione fra Roma e la terra dei Ligures Apuani, congiunzione da cui è partito Raffaello Ragaglini, è testimoniata anche dal luogo scelto, Montemarcello dal nome del console romano Claudio Marcello coinvolto, nel 155 A.C., appunto con i Liguri Apuani.
Riferimenti che sono passati dai grandi impressionati dalla bellezza del marmo: D’Annunzio, Dante, fino a Paul Harris, fondatore del Rotary international che si dedicò al commercio del marmo e che fu spesso sulle Apuane.
Ammirazione è stata espressa anche dalla presidente Piras che con altri soci ha della Capitale ha visitato gli scavi di Luni, l’Accademia, il Duomo, la cava Michelangelo. Dunque, bello e proficuo l’incontro, il primo atto di un percorso comune che permetterà di realizzare iniziative rotariane nel tempo a venire, nel solco di un legame imperituro. L’ospitalità sarà ricambiata: sarà il Rotary Club ’Carrara e Massa’ ad andare a Roma: appuntamento nella Capitale, al più tardi nei primi mesi del 2025 quando il Rotary Club “Roma” festeggerà i suoi primi 100 anni.