REDAZIONE MASSA CARRARA

Le declinazioni del marmo nel Premio Fiaschi

Seconda edizione del’evento intitolato alla prima donna diplomata all’Accademia. Sabato la cerimonia di consegna dei riconoscimenti

Nuovo appuntamento con la cultura in città: sabato, a partire dalle 15.30, si terrà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti del “Premio Anita Fiaschi - Città di Carrara”, al Polo delle Arti San Martino. La manifestazione è promossa dall’associazione Polartis con il patrocinio del Rotary Club Carrara e Massa e deve il suo nome alla prima donna ad aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nata da un’idea di Emma Casté, l’iniziativa giunge quest’anno alla sua seconda edizione (quella del 2020 era stata annullata a causa della pandemia da Covid-19). Il tema di quest’anno è dedicato al marmo e alle sue molteplici declinazioni. Come afferma Casté, che forma il direttivo del premio insieme a Nicola Giannotti e Alessandro Matteucci, si tratta di: "Un premio libero e indipendente, la cui unica posizione è quella di favorire la divulgazione e la conoscenza". Le sei categorie in concorso, cinema, arte, narrativa, architettura, teatro e giornalismo, saranno presentate rispettivamente da: Emanuele Cucurnia, Cristina Andrei, Giancarlo Pardini, Luca Borghini, Blanca Teatro ed Emma Castè.

I diciassette candidati al premio si sono distinti nella promozione del marmo, interpretandolo e raccontandolo al pubblico con mezzi originali e inediti e sono: lo studio Archea, Ezio Bienaimè e lo studio di ingegneria Ordine Toscano per la categoria di architettura; Eduardo Kobra, Giuseppe Pezzica e Ozmo per la sezione arte; per il cinema GiUMa Ozana, Oxana Alenina Zhuravleva e Yuri Ancarani; per la sezione giornalismo Chiara Dino, Wikipedro e Tommaso Meo; per la narrativa Giulio Milani, Alvise Lazzareschi e Celia Houdart e, infine, per il teatro la compagnia Blanca Teatro. Due le menzioni speciali: all’architetto Paolo Armenise, scomparso nel 2014, e alla Fondazione Marmo. A valutare le candidature sarà la giuriacomposta da Elisabetta Marino, Matteo Venturi, Patrizia Vianello, Antonio Passa, Lucia Venuti, Gian Carlo Pardini, Gianni Tarantola e Tina Buffoni, Moreno Lorenzini, Gian Vincenzo Passeggia e Andrea Nencini. L’evento di sabato si terrà in occasione della cerimonia di chiusura di un anno di lavoro molto intenso. L’edizione di quest’anno è dedicata a un tema decisamente ricco di spunti per una riflessione che possa coinvolgere non solo la città di Carrara ma l’intero territorio.

I candidati si sono tutti distinti perché sono riusciti a raccontare il marmo. "Osservandolo - sottolinea Castè - dai punti di vista più lontani, abbracciandolo e spingendolo, facendo emergere l’eroismo dei suoi cavatori e le storiche contraddizioni". Un materiale eterno che non cesserà di ispirare e far riflettere artisti, intellettuali, personalità di ingegno, sensibili alla bellezza e alle sorti della zona.