
Sono Assunta Del Freo, Francesca Rola, Maria Moriconi, Mercede Menconi e Laura Stanghellini, unica a sfilare il 25 aprile accanto ai capi partigiani. Un progetto di Regione, Rete degli Istituti storici, Upi e Università di Firenze. .
C’è da restituire alle donne, la cui Resistenza è stata troppo spesso taciuta, lo spazio pubblico di riconoscimento e la gratitudine dovuta. Per questo è nato il progetto ’Resistenze, femminile plurale’ (Storie di donne in Toscana) con cui hanno preso il via le celebrazioni dell’80° della Liberazione. Per l’occasione sono state raccolte le biografie di 50 donne (5 per ogni provincia). "Ci sono alcune decisive pagine di storia che sono state colpevolmente messe in secondo piano, sono quelle che riguardano il ruolo delle donne nella guerra di Liberazione dal nazifascismo. Il progetto rappresenta l’inizio di un percorso di recupero della loro storia che continuerà nei prossimi anni", affermano le storiche Ilaria Cansella, che ha coordinato il progetto della Rete Toscana degli Istituti storici della Resistenza, e Francesca Cavarocchi, dell’Università di Firenze, che ha curato il volume, pubblicato dal Consiglio regionale. Nei giorni scorsi Vannino Chiti, presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, ha consegnato la pubblicazione nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tra le 50 storie ci sono anche quelle di 5 donne apuane, raccontate dagli storici dell’Istituto della Resistenza apuana. Storie di coraggio e determinazione, fondamentale per svolgere il ruolo di supporto logistico alle bande, con il trasporto di viveri, messaggi, informazioni e armi, come nel caso di Assunta Del Freo, di Montignoso, pronta ad affrontare i pericoli presenti sui sentieri montani, spesso battuti da pattuglie tedesche, che riesce a oltrepassare grazie al suo sangue freddo. Storie legate all’importante episodio della rivolta di Piazza delle Erbe, a Carrara, avvenuta in risposta all’ordine di sfollamento emanato dal Comando tedesco il 7 luglio del 1944: l’11 luglio proprio centinaia di donne “armate” di cartelli con scritto “non abbandoneremo la città” e “non vogliamo sfollare” si recano davanti al comando tedesco, cantando e urlando contro i soldati nemici, e riescono così a far revocare l’ordine. Per ricordarle, in Piazza delle Erbe, è stato realizzato un grande murale che ricorda la partigiana di Carrara Francesca Rola. Ma insieme a lei il progetto ha scelto di approfondire anche la storia di Mercede Menconi, che organizza le donne provenienti da Avenza e prende lei stessa parte alla protesta dell’11 luglio 1944.
E poi ci sono storie che parlano della Linea Gotica e dei durissimi combattimenti che vi si svolsero anche quando il resto della Toscana era già stato liberato: al combattimento sulla Foce, il valico lungo la strada che unisce Carrara e Massa, ad esempio, partecipa Maria Moriconi, di Massa, nome di battaglia ’Maura’, salita ai monti nella base partigiana organizzata in una grotta del Monte Brugiana, da cui si muove al mattino per eseguire gli incarichi in solitaria o per le azioni in gruppo. Così come Laura Seghettini, di Pontremoli, partigiana combattente del Battaglione ’Guido Picelli’, che dopo la morte del suo compagno, il comandante ’Facio’ (in una controversa vicenda di tensioni interne alla banda) sceglie di spostarsi sull’appennino parmense, e combatte fino alla Liberazione nella 12ª Brigata Garibaldi ’Fermo Ognibene’, di cui è nominata vice commissario. Le foto la ritraggono nella manifestazione che celebra la Liberazione di Parma mentre cammina sorridente nelle prime file con i comandanti.
Il progetto nasce da una necessità storica e da una volontà corale che vede la collaborazione di Upi (Unione provincie italiane) della Toscana, Rete degli Istituti storici della Resistenza, Commissione pari opportunità della Regione e Università di Firenze. Intanto, con un gesto di alto valore simbolico, in Consiglio regionale sono state consegnate alle famiglie delle donne partigiane pergamene di riconoscimento. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, Vannino Chiti, il presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia di Massa Carrara, la presidente della commissione Pari opportunità Francesca Basanieri e la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci.