
’Io e l’Ai’ di Stella Maria Lena Rovetti della scuola ’Leopardi’ di Carrara
Ma che cos’è veramente l’intelligenza artificiale? Tutti noi ne facciamo un uso spropositato ma non la conosciamo a fondo. Siamo abituati a non focalizzarci pienamente sui rischi che porta e nasconde, infatti l’IA tende a sembrare innocua ma prima di utilizzarla dovremmo conoscere la sua vera natura. È certo che può portare dei benefici solamente se riusciamo a utilizzarla in modo appropriato senza essere controllati da lei.
Con l’IA si fa riferimento al settore scientifico che si occupa di creare dispositivi e computer in grado di ragionare e agire autonomamente. La macchina si sostituisce all’uomo e ha capacità di ragionamento e apprendimento autonomo. Un esempio concreto del condizionamento dell’IA sul pensiero umano è l’uso dei social network. Nel documentario The Social Dilemma abbiamo notato come l’IA possa influenzare le persone attraverso i social. Le aziende che controllano queste applicazioni, gestendo i nostri dati, possono manipolarci suggerendoci cosa comprare o proponendoci notizie che ci inducono a modificare le nostre idee.
Una soluzione, per evitare di esserne condizionati, potrebbe essere di disattivare le notifiche in modo tale da ridurre il tempo trascorso sui nostri dispositivi. L’ eccessivo uso dei social crea dipendenze radicali difficili da eliminare e può portare a stanchezza e difficoltà nelle azioni quotidiane influenzando la qualità della nostra vita. Passare troppo tempo davanti agli schermi può anche causare problemi di postura, disturbi del sonno e riduzione delle interazioni sociali nel mondo reale. Nel mondo del lavoro, l’IA sta rivoluzionando molti settori, automatizzando processi e migliorandone l’efficienza. Tuttavia, c’è il rischio che molte professioni vengano sostituite da essa, creando disoccupazione e la necessità di nuove competenze per rimanere sul mercato. Alcuni esperti sostengono che, invece di eliminare posti di lavoro, l’IA potrebbe trasformarli, dando vita a nuove professioni e opportunità che ad oggi non esistono.
In definitiva, il futuro dell’IA dipenderà da come sceglieremo di integrarla nella nostra vita. Se saremo capaci di trovare un equilibrio tra progresso e responsabilità, potremo beneficiare delle sue potenzialità senza perdere il controllo. La tecnologia deve essere al servizio dell’uomo, non il contrario. Noi crediamo che l’IA possa essere una buona risorsa solo se usata in modo consapevole, sta a noi decidere come utilizzarla per costruire un domani migliore.