DANIELE ROSI
Cronaca

"L’elettrodotto di Terna in un’area inquinata"

L’ambientalista Nicodemi chiede l’intervento del Comune sul progetto

L’ambientalista Nicodemi chiede l’intervento del Comune sul progetto

L’ambientalista Nicodemi chiede l’intervento del Comune sul progetto

Rimane alta l’attenzione sul tema delle aree inquinate. A intervenire è Alessandro Nicodemi, ambientalista ed ex consigliere provinciale. L’appello di Nicodemi nasce a seguito delle dichiarazioni dell’associazione dei medici per l’ambiente nel ribadire la necessità di eliminare qualsiasi elemento tossico in grado di provocare danni alla salute.

"Pensavamo di conoscere dove si trovino questi elementi tossici - spiega Nicodemi - individuati con le varie caratterizzazioni del suolo della zona industriale e studi eseguiti dalla Regione. Si è parlato del ricorso presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dalla società elettrica Terna Rete Italia contro la Regione in merito a ulteriori cinque cumuli di fanghi di fusione presenti nella stazione elettrica a Nazzano derivanti dalle lavorazioni della Ferroleghe che produceva ferro-cromo. Secondo Terna questi depositi sarebbero costituiti da terre di scavo, mentre la Regione sospetta si tratti di rifiuti pericolosi. La cosa grave è che la cittadinanza venga a sapere dell’esistenza di una nuova potenziale minaccia da un’ordinanza del Consiglio di Stato, nel silenzio delle istituzioni e soprattutto del Comune".

Leggendo lo studio preliminare di Sogesid Spa per la bonifica unitaria della falda Sin/Sir apuana redatto nel luglio 2020, si dice che in uno dei campioni prelevati durante l’indagine di caratterizzazione ambientale dell’area Terna ‘è emersa la presenza nei terreni di cromo totale e cromo VI’. "La novità è che l’area Terna di Nazzano - prosegue - ospiterà anche un lungo elettrodotto che collegherà Milano a Montalto di Castro. Arriveranno 2 cavi sottomarini che partiranno da Montalto di Castro e sarà costruita una nuova centrale di ricondizionamento per trasformare la corrente continua dei cavi sottomarini in corrente alternata, poi convogliata in un elettrodotto aereo che arriverà a Milano. Si dovranno demolire le linee aeree esistenti e sostituirle con altre molto più impattanti, con livelli di elettromagnetismo elevati. Il nuovo elettrodotto sicuramente ha avuto un passaggio in Regione, e come mai il Comune su queste opere impattanti tace? Terna ha affisso manifesti e organizzato consultazioni pubbliche online in tutte le zone in cui passerà la nuova maxi-opera. Per il nostro territorio l’incontro è fissato il 23 gennaio alle 17. Il Comune non ha detto niente e avrebbe potuto utilizzare una delle sue sale per far seguire alla cittadinanza gli incontri".