L’esasperazione di Avenza: "Non si trova lo spazio per una sede dei vigili"

La prima cittadina accolta da una cinquantina di residenti con fischi e cartelli "Siamo una comunità aperta ma si continua a toglierci luoghi d’aggregazione".

L’esasperazione di Avenza: "Non si trova lo spazio per una sede dei vigili"

La protesta dei cittadini di Avenza per la sicurezza (foto Delia)

Sono arrivati in una cinquantina ieri mattina in via Sforza per protestare contro il degrado di Avenza. La presenza della sindaca Serena Arrighi per il taglio del nastro dello sportello della comunità domenicana negli ex locali della circoscrizione ha offerto ai residenti l’occazione per farsi sentire. Una protesta contro l’amministrazione e non contro la comunità domenicana, come hanno sottolineato con forza allo staff del console generale della Repubblica Dominicana a Genova Nelson Carela Luna. Le grida "vergogna", "Avenza è dimenticata", fischi, applausi ironici e cartelli hanno accolto Serena Arrighi. Nel mirino di cittadini e politici le promesse fatte dall’amministrazione comunale di aprire una sede di polizia municipale ad Avenza come presidio contro violenza e degrado. Fulcro della protesta la considerazione che per la polizia municipale non si trova una sede ma per il Consolato Deominicano sì.

"Non stiamo manifestando contro la comunità domenicana sia chiaro, non è il messaggio giusto – spiega l’avvocato Monica Menconi portavoce delle numerose proteste che animano Avenza –. Noi siamo qua perché due mesi fa eravamo andati in Comune per chiedere la collocazione di un presidio di polizia municipale ad Avenza per la sicurezza dei cittadini. E in tutta risposta cosa stiamo vedendo? Niente. Avenza ha bisogno di ordine pubblico".

"Il motivo per cui è stato concesso questo sportello è un motivo formalmente di integrazione sociale – aggiunge Michela Pinelli, residente di via Sforza e amministratrice di numerosi condomini –, ma Avenza è perfettamente integrata nel suo tessuto sociale, non si sono mai verificate nell’ambito dei condomini o nell’ambito sociale motivi di fratture con nessuna etnia. Avenza è sempre stata una comunità che ha accolto, accetta e convive. L’integrazione sociale però non si fa nemmeno al contrario perché togliendoci i luoghi di aggregazione come la sala Amendola, il mancato restauro del mercato coperto, non ci permettono di integrarci creando una situazione di disgregazione sociale e di razzismo alla rovescia".

"Riteniamo che le priorità di Avenza siano altre – ha detto Andrea Tosi della Lega, presente per sostenere la protesta dei cittadini –, siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Ad Avenza dilaga l’insicurezza, il degrado nelle strade, in particolare in via Sforza. Con il massimo rispetto per la comunità domenicana, e Carrara è una città accogliente, siamo qui per dire che l’amministrazione non fa niente per la comunità avenzina". E Delle Donne, una residente di via Sforza, invita la sindaca a fare un giro per le strade di Avenza per rendersi conto dello stato in cui versano i marciapiedi.

Alessandra Poggi