Aulla (Massa Carrara), 21 luglio 2020 - Ha scaricato 15 quintali di letame davanti al Comune. Esasperato per le condizioni in cui versa, l’agricoltore Davide Spediacci ha deciso di passare all’azione. In piazza tanta gente, incuriosita dal gesto. Da anni, periodicamente diamo notizia di quanto siano precarie le condizioni in cui versa l’acquedotto rurale irriguo costruito ormai da diversi decenni dall’allora Comunità Montana della Lunigiana. Un’opera eseguita per sfruttare a fini agricoli le acque del torrente Rosaro che imbrigliate nelle condotte in località Matucaso, con un salto di oltre 200 metri alimentano la famosa centrale idroelettrica dell’Enel nel paese di Arlia e successivamente scorrono a valle permettendo alle aziende agricole situate nel piano, da Posara, Moncigoli, Soliera, Pratolungo in Comune di Fivizzano fino a Bigliolo e dintorni in quello di Aulla di irrigare orti e seminativi dove vengono coltivati: mais, ortaggi ed appunto i celebri fagioli di Bigliolo.
Purtroppo le condotte di questa struttura rurale sono ormai da tempo obsolete e sovente le tubature scoppiano non resistendo più alla forte pressione con cui l’acqua giunge a valle: il risultato è che le colture in atto sono compromesse dalla impossibilità di fornire loro il prezioso liquido necessario per portarle in produzione e pertanto ingialliscono fino a seccare del tutto sotto il sole cocente.
Spediacci, giovane agricoltore titolare dell’Azienda “Terre di Bigliolo” disperato per questa situazione estrema , ha contattato il cronista: "Ho seminato cinque quintali e mezzo di fagioli su di una superficie di 6 ettari- ha dichiarato Spediacci - le piante stanno seccando irrimediabilmente, una rovina; sono esasperato, stanco di tutto questo e ho deciso, a bordo del mio trattore Fiat 640 su cui ho installato lo spandiletame nuovo acquistato quest’anno, di riempire di letame la piazza del Comune di Aulla per protesta". © RIPRODUZIONE RISERVATA