LUCA CECCONI
Cronaca

Lettera dei bambini massesi a Putin: "Ti supplichiamo, fai finire la guerra"

L’appello in stile semplice e colloquiale dei ragazzi del catechismo di Antona, Pariana e San Carlo. " Anche tu da padre soffriresti per la morte dei tuoi figli". La missiva varcherà la soglia del Cremlino

I bambini di Pariana del catechismo

Massa, 17 aprile 2022 - Lettera a Putin dei bambini di Pariana, San Carlo Terme e Antona. "Fai cessare la guerra – scrivono –. Ti supplichiamo, salva tanti bambini, mamme e papà". E’ una lettera scritta con la purezza e la sincerità che solo i bambini sanno avere. I piccoli scrittori della montagna massese si rivolgono al presidente della Russia con uno stile semplice, familiare, dandogli del tu, nel tentativo di intenerire il cuore di Putin. I bambini sono della scuola di catechismo di Pariana, San Carlo e Antona, guidata dal loro parroco don Primiero Scortini. Da un mese a questa parte non si parla e non si vede altro che guerra: immagini inedite per i nostri bambini, già sconvolti da due anni di chiusure e mascherine. I bambini dei tre paesi montani hanno reagito prendendo carta e penna e scrivendo un messaggio direttamente a Vladimir Putin per chiedere la pace.

Ecco la lettera: "In queste settimane di guerra fra Ucraina e Russia siamo molto tristi. Ci siamo chiesti: perché muoiono tanti bambini come noi? Perché continua la guerra nonostante muoiono tantissime persone e avvengono tanti disastri? Anche tu Presidente sei un babbo e anche tu certamente soffriresti per la morte dei tuoi figli: perché non fai cessare la guerra? Per noi cattolici oggi è Pasqua, la festa più importante dell’anno perché Gesù con la sua morte e la sua Resurrezione ha salvato l’umanità. Anche tu, Presidente, puoi salvare tanti bambini, mamme e babbi facendo terminare la guerra. Ti supplichiamo di fare questo bellissimo regalo ai bambini dell’Ucraina, della Russia e a tutti i bambini del mondo".

Ma queste parole saranno mai lette da Putin? Non sappiamo se leggerà il pensiero dei bambini massesi, ma senz’altro la lettera gli verrà recapitata e questo grazie alla mediazione dell’arcivescovo metropolita di Mosca, monsignor Paolo Pezzi, e all’interessamento di monsignor Gianni Ambrosio, amministratore apostolico della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. Il testo, una volta tradotto, varcherà le porte del Cremlino e sarà portato, così assicurano, al cospetto del presidente della Federazione Russa. Questo gesto, nella sua autenticità tenta di aprire un varco di pace laddove la diplomazia non è ancora riuscita a operare e dove le posizioni politiche stanno assumendo colori sempre più scuri e minacciosi. Certo, i nostri bambini non sanno che in Russia, adesso, basta pronunciare la parola ’guerra’, in riferimento all’Ucraina, per essere imprigionati, ma il loro messaggio è talmente sincero e comprensibile che non può essere scambiato per un’altra cosa.

Diverse , in ogni caso, sono state le iniziative approntate don Primiero Scortini per una quaresima di pace seguendo l’appello di Papa Francesco: pensiamo ai palloncini colorati lanciati dai bambini di Pariana nei giorni scorsi con appesi messaggi di pace destinati ad arrivare idealmente anche ai coetanei vittime dell’attuale guerra; o, nella prima domenica di marzo, la grande celebrazione a Campareccia, sulla strada che da Massa porta ad Arni di Lucca, presieduta da monsignor Ambrosio, ai piedi del grandioso monumento a Papa Giovanni XXIII, il ’papa buono’, con la messa e il momento di preghiera per invocare la pace in tutto il mondo. Una celebrazione seguita anche dal rito di consacrazione al cuore immacolato di Maria di Russia e Ucraina di Papa Francesco. Infine, ci sono state anche le offerte raccolte durante la solenne concelebrazione destinate all’acquisto di cibo e medicinali per la popolazione ucraina martoriata dalla guerra.

Ma questo pensiero particolare dei bambini della scuola di catechismo delle tre parrocchie montane massesi è destinato a essere non solo un augurio ma anche una gioiosa speranza che la Pasqua potrebbe tramutare in una lieta certezza per il mondo intero.

Luca Cecconi