
Battista Andreazzoli
Massa, 7 aprile 2020 - Il 3 aprile scorso è venuto a mancare Battista Andreazzoli, notissimo sindacalista Cisnal / Ugl. Pubblichiamo una bellissima lettera della nipote Rossana, per lui.
Gentilissima redazione, vi scrivo perché in questo periodo di emergenza nazionale ci si trova purtroppo ormai quotidianamente, nostro malgrado, a fare i conti con una profonda solitudine sociale. I media e la tecnologia tanto spesso condannati sono attualmente l’unico mezzo per coprire le distanze che separano intere famiglie, amici e conoscenti. È indispensabile rispettare le restrizioni, spesso può costare davvero tanto fare la cosa giusta. Il 3 aprile è venuto a mancare mio nonno, Battista Andreazzoli, conosciuto a Massa per il suo impegno come sindacalista a favore dei lavoratori. Un arresto cardiaco se l’è portato via dopo una decina di giorni in cui non si sentiva molto bene e forse in periodi diversi da quelli Covid-19 sarebbe stato possibile approfondire di più e meglio e sarebbe ancora qua. Come per tutti coloro che hanno perso una persona cara in questo momento, anche a me è negata la possibilità di dargli l’ultimo saluto e non ci sarà alcuna funzione religiosa.
Il decreto restrittivo non prevede che io possa spostarmi da Massarosa, dove vivo, per raggiungere Massa, neppure per piangere l’uomo che mi ha cresciuta e amata senza riserve e che non rivedrò mai più. Lui che nella sua vita ha fatto molto per gli altri, che ha speso ogni energia per dedicarsi in modo totale a figli, nipoti e pronipoti, che non ha mai mancato a un funerale, neppure di un semplice conoscente, perché dare conforto e sostegno a chiunque ne avesse bisogno era consuetudine immancabile per lui, se ne andrà da solo per un brutto tiro del destino. Gli innumerevoli messaggi di cordoglio e vicinanza che arrivano da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo mi danno conforto ma non riescono a consolare il mio cuore di nipote.
Vorrei tramite voi ringraziare l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Municipale di Massa, a cui mi sono rivolta per sapere se a me e mia sorella fosse consentito raggiungerlo per un ultimo saluto e che con grande rispetto e sensibilità hanno cercato con evidente fatica le parole più adatte per negarmi, come per loro dovere, questa possibilità. Mi hanno fatto comprendere quanta umanità ci sia dietro una divisa e quanto abbiamo bisogno di restare proprio tutti umani in un periodo di così immane dolore.
Soprattutto però vorrei dire una cosa a mio nonno, non potendo essere presente accanto a lui e sentendone un grande bisogno: “Nonno, non esisterà persona che anche solo lontanamente potrà paragonarsi a te e che riuscirà ad essere altrettanto preziosa e idispensabile per me. Da oggi ho perso il mio faro, la luce che mi guidava e che mi bastava guardare per ritrovare la strada. Tu eri casa, eri amore, eri calma e sicurezza e ora mi sento persa senza di te. Mi manca la tua guida, la tua presenza che mi faceva sentire protetta in ogni circostanza e coccolata, sebbene non sia più da tempo una bambina. Vorrei ringraziarti per tutte le volte che non l’ho fatto perché mi avevi abituata così e mi rimproveravi se lo facevo. Mi manchi ora e sarà così per sempre“. Vorrei aggiungere una cosa per tutti coloro che hanno la fo rtuna di avere ancora accanto i propri nonni: amateli! E diteglielo spesso che gli volete bene e che sono importanti, perché poi la vita in un attimo porta via tutto e non avrete più la possibilità di farlo! Proteggete i vostri nonni! Abbracciateli forte anche per me che pagherei qualsiasi cosa per poterlo fare ancora una volta. Rossana
© RIPRODUZIONE RISERVATA