REDAZIONE MASSA CARRARA

L’ex prete è in carcere. Chiedeva soldi ai fedeli per i festini a luci rosse

Massa: la sentenza della Cassazione, ora “Don Euro“ è detenuto a La Spezia. Condannato in primo e secondo grado, era stato denunciato da una prostituta. Già ridotto allo stato laicale dal Vaticano con un decreto emesso nel 2018.

L’ex sacerdote Gianluca Morini, detto ’Don Euro’, è ora in carcere a La Spezia

L’ex sacerdote Gianluca Morini, detto ’Don Euro’, è ora in carcere a La Spezia

Ha cominciato a espiare da alcuni giorni la sua condanna in carcere, a La Spezia, l’ex sacerdote Gianluca Morini, detto ’Don Euro’, 64 anni a marzo, originario di Pontasserchio. La Corte di Cassazione, infatti, ha conferma la condanna a 6 anni di reclusione per estorsione e autoriciclaggio. I fatti contestati risalgono al periodo che va dal 2012 al 2016 quando era ancora prete. Morini è stato parroco a Massa, Fossone, Caniparola, Avenza e Migliarino. Una vicenda destò scalpore rimbalzando su tutte le cronache. Morini richiedeva denaro ai fedeli per dare sostegno alle iniziative della Chiesa, ma i soldi in realtà servivano anche per pagarsi viaggi, cene, altre spese voluttuarie e persino feste a luci rosse e incontri sessuali con giovani uomini. Da qui il nomignolo di ’Don Euro’.

Nel 2022 Gianluca Morini venne condannato in primo grado dal Tribunale di Massa a 7 anni e 6 mesi per tentata estorsione ai danni dell’allora vescovo (oggi emerito) Giovanni Santucci, e per sostituzione di persona. Alcuni escort, tra cui l’avvocato napoletano Francesco Mangiacapra, che poi si erano costituiti parte civile, avevano infatti raccontato che Morini ai loro incontri aveva fatto credere di essere un magistrato o un medico senza mai svelare la sua vera identità di sacerdote. Per questo venne condannato per sostituzione di persona. Prima della fase processuale a Morini erano stati contestati 24 capi di imputazione, tra i quali la truffa ai danni dei fedeli. Nel 2023, in Appello, la pena fu ridotta a 6 anni per la prescrizione dell’accusa di sostituzione di persona.

Il caso finì anche in tv, nel 2018, alla trasmissione ’Le Iene’. Morini, in accapatoio bianco, nella stanza di un hotel romano di lusso, si sfogò davanti alle telecamere. "Non ho più voglia di vivere – disse – non credo di aver fatto nulla di male i soldi sono miei... ". Tesi ribadita anche subito dopo la condanna in primo grado: "Sono innocente – commentò a caldo – non ho fatto niente"

La notizia della Cassazione, ora, è stata diffusa dalla stessa Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli con un comunicato. "Il 22 gennaio – riporta la nota – è stata pubblicata la sentenza della Cassazione di conferma della condanna a 6 anni di Morini per estorsione e autoriciclaggio che ha iniziato il periodo di detenzione nel carcere di La Spezia. E’ l’epilogo di una vicenda che negli anni scorsi ha provocato dolore e smarrimento in diverse comunità parrocchiali della Diocesi".

Ricordiamo che già nel 2018 il Vaticano aveva emesso un provvedimento col quale era avvenuta la dimissione dallo stato laicale, tramite decreto della Congregazione del Clero, a seguito dei gravi comportamenti che già dal 2015 venivano imputati all’ex sacerdote. "Auspichiamo – afferma la Diocesi – che il tempo della detenzione possa rappresentare un’occasione di presa di coscienza, rispetto al dolore e allo scandalo provocato alle vittime dei suoi comportamenti, e di riabilitazione".

Il vescovo Mario Vaccari ha auspicato che "nonostante il grave scandalo e le conseguenze per le comunità, la condanna emessa della magistratura per i reati commessi si accompagni alla preghiera di perdono e di misericordia per lui e per la nostra Chiesa, nell’ottica del recupero e della riabilitazione del condannato".

Luca Cecconi