REDAZIONE MASSA CARRARA

Liberazione e polemiche: "La città non è pronta per omaggiare Almirante"

Botta e risposta tra sindaco e presidente della Provincia sul palco del Guglielmi. La Commissione toponomastica discuterà l’intitolazione di uno spazio il 7 maggio.

Botta e risposta tra sindaco e presidente della Provincia sul palco del Guglielmi. La Commissione toponomastica discuterà l’intitolazione di uno spazio il 7 maggio.

Botta e risposta tra sindaco e presidente della Provincia sul palco del Guglielmi. La Commissione toponomastica discuterà l’intitolazione di uno spazio il 7 maggio.

Quella di oggi è una giornata densa di significato, il nostro territorio ha visto snodarsi la Linea Gotica che tanto è costata in termini di vite umane ma che ha anche messo in evidenza immensi atti di eroismo. Quanto al futuro, in merito alla dedica di spazi a personaggi che ancora la comunità non riconosce come parte del nostro percorso di storia, mi auguro che l’amministrazione e tutti i consiglieri comunali chiamati a esprimersi, valutando richieste che sono state formulate (la Commissione per la toponomastica che esaminerà l’istanza di intitolazione di ’via, spazio pubblico o parco a Giorgio Almirante’ è stata convocata lo scorso 3 aprile per il 7 maggio alle 12, ndr), sappiano prendere la decisione più opportuna. Abbiamo ancora tempo per pensare a dedicare dei luoghi a queste persone. Oggi ricordiamo chi sacrificò la sua vita, come il maresciallo Ciro Siciliano e il maresciallo Vincenzo Giudice.

Il sindaco Francesco Persiani ieri mattina al Teatro Guglielmi ha ricordato il tributo di sangue della città nel secondo conflitto mondiale, celebrando gli 80 anni dalla Liberazione e "quel 10 aprile del 1945, quando si aprì una nuova strada per Massa, la stessa che stiamo ancora percorrendo". Ha ricordato "il sacrificio di donne, bambini e di uomini, a prescindere da appartenenza politica e status sociale. Tutte persone che hanno messo al primo posto i valori irrinunciabili di libertà, giustizia e pace". E ha accennato, come detto, alle decisioni che l’amministrazione sarà chiamata a prendere nel prossimo futuro a cominciare dalla Commissione sulla toponomastica. "I ricordi personali di quel periodo storico non ci sono quasi più, viviamo di testimonianze e vecchi racconti – ha detto il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti – Ma c’è un tentativo, quello di riscrivere la storia. Ed è un problema. Perché il sindaco, pur delicatamente, ha fatto un passaggio senza citare un nome ben preciso. Ma intanto lo ringrazio, perché comunque ha voluto dire che la città non è ancora pronta e non sarà pronta. Finché qualcuno non vuole rivedere una verità dicendo che un uomo era una cosa e poi ne diventa un’altra. Quel nome lo faccio io, Giorgio Almirante: i tempi per intitolargli spazi in questa città non ci sono oggi e non ci saranno domani".

Un intervento accorato, che ha anticipato quello della console americana Daniela Ballard, la quale ha sottolineato come "la storia comune di quei giorni abbia contribuito a radicare le fondamenta di amicizia tra i nostri Paesi". Parole che, oggi più che mai, pesano. E ancor più in un’occasione come quella di ieri, così importante per la città e la sua memoria. Memoria che è futuro. "Il nostro compito – ha sottolineato Persiani – è ricordare e rendere i valori della lotta di liberazione attuali nel nostro agire quotidiano. Per costruire una società giusta e inclusiva, che mai come oggi rischia di essere messa in discussione da venti di guerra e crisi economica".

Irene Carlotta Cicora