IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

La libreria viaggiante, "un bagaglio... di storie e consigli di lettura sulla mia Bianchina"

Lo scrittore Alessio Biagi parte in tour a bordo di una macchina speciale. "Un omaggio a John Fante, che mi ha cambiato la vita coi suoi romanzi. E un invito a recuperare la dimensione intima dello scambio di opinioni"

Libreria itinerante su un'auto

Massa, 3 settembre 2023 – Una Bianchina fiammante del 1964, allestita come una piccola grande libreria in sezioni. Con un angolo dedicato ai consigli per bambini, a cura della piccola Anna.

E’ l’auto a bordo della quale è pronto a salire insieme alla moglie Monica lo scrittore massese Alessio Biagi, che lancia il progetto “Chiedi alla polvere“ per recuperare quella dimensione intima che un tempo si creava – e adesso, purtroppo, sempre meno – tra il lettore e il libraio. Dispenserà consigli, racconterà le sue storie e tra gli altri, in particolare, quelle di John Fante e di grandi maestri della letteratura internazionale.

«Avevo da un po’ questa idea di passare da essere uno scrittore ’semplice’ a uno di tipo ’itinerante’ – spiega Biagi – In primis per rilanciare la cultura dei libri e diffondere il mio idolo, Fante, al quale devo veramente tutto quanto di buono è avvenuto nella mia vita. E il nome del progetto “Chiedi alla polvere“ è un chiaro omaggio: ho avuto l’ok direttamente dalla figlia di John Fante. Post Covid l’idea della libreria itinerante ha preso sempre più corpo, finché a Torino dopo una ricerca abbiamo trovato la macchina perfetta da trasformare e allestire. E’ vintage e nell’immaginario collettivo è legata al ragioner Ugo Fantozzi".

Biagi si rammarica del disamore che vivono le librerie in questa epoca storica. "Si è un po’ perso il gesto di entrare in libreria con il piacere di farsi consigliare dal libraio, ormai l’80% di coloro i quali varcano la soglia del negozio sa già cosa cerca: una specie di discount, anziché un luogo aggregativo".

Nell’auto trasformata in libreria ci sono tre sezioni: "La mia bib liografia, le prime edizioni e i lib ri usati di autori e romanzi ch e mi hanno ispirato e formato co me autore – sottolinea Biagi – Porterò in giro quindi le mie storie, quelle di Fante e parlerò, consiglierò quegli autori che diamo per scontati ma che sono fontamentali: Hem ingway, Faulkner, McCarthy, Car ver, Calvino, Buzzati e non solo. La libreria principale è nel porta bagagli della Bianchina, sopra il tetto stanno due va ligie vintage che si aprono e all’interno si trovano i libri posizionati su una struttura fatta su misura dal mio falegname. In tutto porto con me circa 80 libri e la scatolina con i consigli per i libri da bambini di mia figlia Anna".

La presentazione ufficiale del progetto il 9 settembre a Camaiore ma Alessio Biagi verrà presto a Massa: "Sarà al Parco degli Ulivi il 17 settembre nell’ambito di una festa, inizia un tour e andrò dove mi chiameranno per presentare il progetto oltre a prendere parte a eventi culturali, legati alla letteratura – spiega ancora – Vivo di scrittura, ho fatto formazione, organizzato iniziative culturali e con Gabriel Del Sarto oggi editore ho tenuto una scuola di scrittura creativa apprezzata. Sto scrivendo molto, vado avanti con delle trilogie. Il primo libro scritto? Era il 2009, fu tradotto anche in inglese in America e ad ispirarmi era stato proprio John Fante. Adesso preparerò anche l’uscita del secondo libro di fiabe per beneficenza – il primo si intitolava “Sotto il mare c’è un bosco“ ed è uscito due anni fa – a sostegno dell’associazione Autismo Apuania".

Il progetto “Chiedi alla polvere“ è divultativo, è condivisione: " E’ mosso da tre ragioni: John Fante, l’idea di “Recupero” e trovare nuovi lettori/lettrice per i miei romanzi – conclude – Dopo essere diventato uno scrittore, sarò uno scrittore itinerante con una famiglia itinerante al seguito: voglio raccontare quegli autori e quei romanzi che amo e ho amato visceralmente, parlare dei libri che ho scritto negli ultimi 14 anni per Meligrana Editore e di come un romanzo può cambiarti la vita. In questo progetto ho messo tutto me stesso grazie a Monica, Anna e gli amici, la famiglia, i colleghi, l’editore Giuseppe Meligrana, Victoria e Jim Fante ".