REDAZIONE MASSA CARRARA

Licenziato da Nausicaa, Cassazione: “Fu giusta causa”

La Corte suprema ribalta la sentenza di Appello che aveva condannato l’azienda. Rebecchi fu mandato a casa per comportamenti aggressivi verso i superiori

Spazzini in Viale Amendola a Montecatini (foto repertorio)

Spazzini in Viale Amendola a Montecatini (foto repertorio)

Carrara, 14 marzo 2025 – Colpo di scena nel caso di Fabio Rebecchi, il lavoratore che fu licenziato da Nausicaa. La Corte di Cassazione ha accolto e riformato la sentenza della Corte di Appello di Genova, del settembre 2023 che aveva dato ragione al lavoratore stabilendo il suo rientro a Nausicaa e il rimborso dei contributi persi in tre anni.

La Corte surpema rinvia tutto alla alla Corte di Appello di Genova, perché valuti se i comportamenti del lavoratore, caratterizzati da plurime offese e minacce ai superiori, costituiscano una giusta causa di licenziamento. Il lavoratore era difeso dall’avvocato Claudio Lalli, mentre Nausicaa dai legali Riccardo Diamanti e Laura Marchiò.

La nuova ordinanza assume un’importanza rilevante proprio in relazione ai principi affermati dalla Corte di Cassazione. Il licenziamento era avvenuto a seguito di condotte che la stessa Corte di Appello aveva definito come “grave insubordinazione con plurime offese e minacce ai superiori”. I comportamenti di Rebecchi secondo i giudici della Corte di Appello, anche se oltraggiosi e minacciosi, non potevano giustificare il licenziamento, dal momento che il contratto collettivo prevede il licenziamento solo in presenza di insubordinazione seguita da vie di fatto, e quindi vere e proprie aggressioni fisiche.

Venendo meno il contatto fisico secondo la Corte di Appello il comportamento di Rebecchi non ne giustificava il licenziamento, e Nausicaa avrebbe dovuto limitarsi a disporre una sospensione dal lavoro. Ma la Corte di Cassazione ha ribaltato il ragionamento della Corte di Appello, ritenendo che quanto indicato dal contratto collettivo è solo un esempio, e di fronte a certi comportamenti un licenziamento senza preavviso è giustificato. In sostanza il licenziamento sarebbe stato giusto perché i comportamenti aggressivi del lavoratore avrebbero reso difficile la convivenza anche provvisoria sul posto di lavoro.