In Lunigiana potrebbe nascere il primo polo tecnologico e sanitario per accogliere turisti con disabilità alimentato con idrogeno verde... e parlerebbe pisano. Si tratta di un’idea del compianto professor Franco Mosca che aveva pensato di realizzare nella zona di Villafranca in Lunigiana, nei pressi del fiume Magra, un duplice polo che potrebbe diventare una struttura di accoglienza turistica per persone con disabilità. Sarebbe anche l’occasione per riqualificare due aree abbandonate, l’ex Panda e la Trada, fabbriche dismesse - da 130mila e 40mila metri quadri a mezzo chilometro di distanza tra loro - chiuse da diversi anni e situate su ben 17 ettari tra il Magra e la ferrovia. Nello specifico, l’idea di Mosca era quella di creare nei 40mila metri quadri di una delle due aziende un polo sanitario con all’interno un grande centro per il turismo di disabili, grandi trapiantati, uremici, anziani e tutte le persone che per esigenze mediche non possono andare in vacanza.
La zona si presta bene a fare turismo tutto l’anno, avendo peraltro adiacente un campo da golf da 700mila metri quadri ed essendo vicino ai caselli dell’autostrada e a un’ora e mezzo da Firenze e Milano. Ovviamente, il polo sanitario sarà dotato di alloggi per anziani e strutture a corollario per medicina del territorio: poliambulatori, centri diagnostici, uremici. Nell’area da 130mila metri quadri, sorgerebbe un polo tecnologico, incentrato sulla robotica bio-medicale di alta tecnologia da associare alla disabilità.
Un progetto che, peraltro, potrebbe essere il primo in Italia alimentato unicamente da idrogeno verde. Durante un convegno per la Hydrogen Valley in Lunigiana che si è tenuto al Palazzo dei Dodici in piazza dei Cavalieri a Pisa, si è parlato della possibilità di usare per questo specifico progetto dell’idrogeno verde come fonte di energia. "Potrebbe diventare il primo polo tecnologico e sanitario – afferma Franco Torchia, presidente dell’associazione italiana sport turismo e ambiente (Aista) – alimentato a idrogeno verde. Tutto è nato perché l’anno scorso il Governo ha realizzato un bando con fondi Pnrr riguardo i siti industriali dismessi, ma avevamo poco tempo per presentare un progetto. La nostra volontà di realizzare hydrogen valley - continua -, ci è rimasta e abbiamo scelto il terreno e un progetto già esistente". Le difficoltà non sono poche però e il convegno di ieri può aiutare a risolvere. "Abbiamo per le mani un piano da 100 milioni di euro – aggiunge Torchia – ma manca un progetto esecutivo per il quale stiamo cercando, tramite un consorzio di imprese, soggetti attuatori e gestori. Grazie a questo convegno sono stati diversi gli enti e i privati che si sono interessati a questa idea innovativa".