Grande emozione per la delegazione apuana capitanata dalla Carrarese calcio, che ieri mattina è stata ricevuta da Papa Francesco dopo lo storico risultato della promozione in serie B, arrivato dopo 76 anni. Ad organizzare questa gradita sorpresa è stato don Leonardo Biancalani, che dopo lo storico risultato ha preso carta e penna e scritto al pontefice per chiedere un’udienza privata per la squadra calcistica di cui è un gran tifoso. Ad incontrare Francesco oltre a tutta la squadra di calcio, i tecnici la dirigenza e il mister Antonio Calabro c’erano anche la vicesindaca Roberta Crudeli e il vescovo Mario Vaccari, a cui il Papa ha scherzosamente proposto di giocare una partita in piazza.
Gli azzurri dopo aver ricevuto la benedizione dal Papa hanno consegnato a Francesco una maglia commemorativa della squadra, mentre l’assessore Crudeli a nome della città di Carrara gli ha donato una scultura di marmo che rappresenta una ruota, simbolo della città apuana realizzata dallo scultore Michele Monfroni. Doni che il Santo Padre ha gradito ringraziando con un sorriso la delegazione apuana. Tutti sorridenti e felici di esserci a turno gli ospiti hanno stretto le mani di Francesco e scambiato due parole con lui. Momenti di commozione ma anche di orgoglio, quello di essere stati ricevuti da Begoglio per l’importante traguardo sportivo raggiunto da un’intera città.
A commuoversi in particolare è stato il giocatore argentino Nicolas Schiavi. "E’ stata un’esperienza unica, che non è dato di vivere a tutti e che rimarrà per sempre nel mio cuore", ha scritto sui social il centrocampista l’argentino connazionale di Papa Francesco, che ha aggiunto "è stato sicuramente un giorno speciale poter essere ricevuto e conoscere di persona il pontefice. Il mio paese, così come l’Italia, è profondamente cattolico ed è caratterizzato da una grande spiritualità e da un’identità religiosa che si incarna nella figura del Santo Padre. Per me che sono credente è stato un incontro davvero significativo. Mi sarebbe piaciuto tanto poter scambiare anche qualche parola con lui nella nostra lingua, ma eravamo tanti ed è comprensibile che non sia stato possibile. Esco sicuramente arricchito da questa visita al Papa e sarà bello farne partecipe anche la mia famiglia".
L’udienza privata si è svolta alle nove della mattina in una blindatissima piazza San Pietro, già gremita da molti fedeli tutti in attesa di poter salutare Francesco. Un incontro amichevole e senza conformismi in cui il pontefice si è congratulato con la squadra guidata da mister Calabro. Anche la vicesindaca Crudeli si è detta emozionata di aver potuto incontrare il Papa. "È stato molto emozionante, Papa Francesco è proprio come si vede in televisione – ha detto Crudeli al nostro giornale durante il viaggio di ritorno dal Vaticano –. Mentre ci parlavo avevo la sensazione di conoscerlo da anni, lui è molto cordiale, pensi al Papa e ti viene un po’ di soggezione, ma lui riesce a non metterti soggezione. Non ti aspetti che sia così anche dal vivo. È stato davvero emozionante. A nome della città ho donato a sua Santità una scultura di marmo fatta a ruota, il simbolo della città di Carrara".
"Un’esperienza emozionante per tutti, in particolare per Nicola Schiavi, argentino anche lui – ha detto don Leonardo Biancalani –. La cosa che mi ha molto colpito e che i giocatori poco prima che arrivasse Papa Francesco stavano piacevolmente scherzando, e al suo arrivo è calato il silenzio per la grande emozione. L’incontro è stato molto allegro e Papa Francesco ci ha regalato battute spiritose come quando ha invitato il vescovo Maccari a fare una partita di pallone in piazza". Subito dopo l’udienza privata gli azzurri hanno fatto ritorno a casa per gli allenamenti allo Stadio dei Marmi.
Alessandra Poggi