L’integrazione? E’ qui. Festa per la fine del corso di italiano per famiglie e studenti stranieri

Alla Selva di Filetto un pic-nic inclusivo con il cibo da tutto il mondo per celebrare l’iniziativa dell’istituto Baracchini di Villafranca e Bagnone. Le lezioni sono durate tre mesi, gli stessi alunni hanno fatto da tutor.

L’integrazione? E’ qui. Festa per la fine del corso di italiano per famiglie e studenti stranieri

L’integrazione? E’ qui. Festa per la fine del corso di italiano per famiglie e studenti stranieri

Sui tavoli cibo proveniente da tutto il mondo, in uno scenario incantevole come la Selva di Filetto. Ieri pomeriggio, nel comune di Villafranca, c’è stato un pic-nic a chiusura del corso di lingua italiana per studenti stranieri e famiglie. Nell’istituto Baracchini di Villafranca e Bagnone, la dirigente Amedea Cinquanta ha dato vita a un’iniziativa che ha segnato un passo verso l’integrazione, un corso di alfabetizzazione rivolto agli alunni stranieri e alle loro famiglie, condotto dai docenti Francesca Dell’Amico e Davide Castellano, che ha rappresentato un’opportunità unica per accrescere le competenze linguistiche e favorire una partecipazione più attiva nella scuola e nella vita quotidiana. Alle lezioni, che sono durate tre mesi, hanno partecipato una trentina di uomini e donne, di origine soprattutto marocchina, ma anche cinese, brasiliana, albanese e nigeriana. Il corso è stato interamente finanziato con fondi di istituto, dedicati alle aree a forte rischio migratorio.

L’obiettivo primario del progetto era supportare gli alunni stranieri nel loro percorso di apprendimento della lingua italiana, fornendo gli strumenti essenziali per integrarsi nella scuola e nella comunità circostante. L’innovazione del programma risiede nella sua capacità di coinvolgere attivamente anche le famiglie degli alunni, trasformandole da semplici spettatrici a partecipanti attive nel processo educativo. Un elemento chiave del successo è stata l’inclusione degli stessi alunni come tutor per i genitori. Tra l’altro gli studenti di terza media hanno affrontato un percorso ‘Aggiungi un posto a tavola, il cibo accorcia le distanze’, che ha coinvolto anche l’alberghiero di Bagnone. "Abbiamo riscontrato molto desiderio di partecipare - ha detto la dirigente -, molta voglia di imparare la nostra lingua, da parte di genitori che la conoscevano poco. Grazie a questa collaborazione intergenerazionale, si è promosso un senso di responsabilità e solidarietà, l’entusiasmo e l’impegno dimostrati hanno reso evidente il successo dell’iniziativa". La partecipazione attiva, la condivisione di esperienze e la creazione di legami significativi hanno trasformato il corso di alfabetizzazione in più di una semplice lezione di lingua. Gli incontri sono diventanti un appuntamento significativo e di crescita per tutti coloro che vi hanno preso parte e ieri c’è stata una festa per la fine del progetto, che probabilmente si ripeterà anche l’anno prossimo.

"Abbiamo promosso un approccio inclusivo e partecipativo all’educazione e all’integrazione - aggiunge la dirigente -, la creazione di una rete di sostegno e collaborazione tra le varie realtà scolastiche potrebbe avere un impatto duraturo sull’intero territorio, promuovendo la cultura e l’integrazione. Nel tessuto sociale multiculturale di oggi, l’alfabetizzazione della lingua italiana è un atto di insegnamento, un ponte, un passo verso la costruzione di una società più equa e inclusiva. Dare voce e parole a coloro che appartengono ad altre culture non solo arricchisce il dialogo, ma alimenta la costruzione di una società fondata sulla comprensione reciproca e il rispetto delle differenze".

Monica Leoncini