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Giuseppe Carnesecca
Una testimonianza significativa quella di Giuseppe Carnesecca, presidente dell’Anpi intercomunale di Licciana Nardi, Aulla, Comano e Podenzana, relativa alla spaventosa esplosione avvenuta lunedì intorno alle 23 nel Giardino del Ricordo a Terrarossa.
"Mi ero riunito con il direttivo, come facciamo periodicamente, nella nostra sede a piano terra di Palazzo Cocchi, a brevissima distanza dal luogo dove è esplosa la bomba. Siamo usciti, abbiamo lasciato la sede alle 22,45 – racconta Carnesecca – Era una serata piovosa, all’insegna della nebbia e nei dintorni non c’era anima viva. Ci siamo salutati e mi sono diretto a casa; abito al Masero, poche centinaia di metri, una manciata di minuti. Appena giunto a casa, ho udito un boato terribile, mi sono precipitato sulla terrazza guardando verso Aulla, perché non riuscivo a distinguere da dove fosse giunto quel rumore così spaventoso. Successivamente sono venuto a sapere cosa era accaduto. E pensare che proprio la mattina stessa, invitati ufficialmente dal Comune, come Anpi avevo partecipato personalmente alla commemorazione del Giorno del Ricordo, proprio lì al Giardino; partecipato senza il nostro labaro, ma avevo preso ufficialmente la parola per portare i saluti dell’Anpi. La mia opinione su questa vicenda? Un fatto che certamente non è frutto di una ragazzata e per dirla proprio tutta, la ritengo una vicenda molto inquietante". Anche Francesco Micheli, portavoce della lista di opposizione “Siamo Licciana“ interviene sulla vicenda: "E’ un gesto molto grave quello di stanotte, che attacca la memoria delle tragedie avvenute in Venezia Giulia nel secondo conflitto bellico. Come gruppo consiliare condanniamo l’accaduto – afferma Micheli – e ribadiamo l’importanza della memoria come base della democrazia. Di fronte a simili atti sottolineiamo quanto sia importante ricordare i valori della nostra Costituzione contro la violenza dei nazionalismi e la prevaricazione sui popoli e sulle idee. Attendiamo i risultati delle indagini da parte degli inquirenti per capire le ragioni del gesto e la natura dell’esplosivo utilizzato. C’è comunque da tempo la necessità di rendere più sicure le zone del Masero e di Terrarossa – ricorda il consigliere – non è infatti la prima volta che succedono furti, incendi di auto, minacce. Una situazione che l’amministrazione deve seguire attentamente".
Roberto Oligeri