Una rosa rossa. Sono state accolte così le donne che hanno partecipato all’incontro ‘Percorsi contro la violenza sulle donne’, organizzato dalla Pubblica assistenza Croce bianca di Aulla, in collaborazione col comune. La Croce bianca, da un anno, ha aperto lo sportello Vanessa, che conta 7 volontarie formate, che si occupano di prima consulenza per donne vittime di violenza. Tra loro c’era anche Sofia Pasquali, mancata a soli 34 anni, a causa di una malattia: alle sorelle è stato consegnato un riconoscimento, il diploma per i corsi che la giovane aveva seguito con passione. I saluti iniziali sono stati portati dal sindaco Roberto Valettini, da Katia Tomè, assessore alle politiche sociali, da Achille Guastalli, presidente delle Croce bianca e da Dimitri Bettini, presidente Anpas Toscana.
L’evento è stato moderato da Marina Listante, che ha subito evidenziato l’importanza di avere uno sportello sul nostro territorio. "Da tanti anni si celebra la Giornata - ha esordito Guastalli - eppure gli episodi di violenza sono sempre troppi. Vincere il fenomeno richiede profondi cambiamenti, che devono aver origine dalla scuola e dalle nuove generazioni". "I giovani sono il testimone a cui consegnare la concretezza di comportamenti - ha aggiunto il sindaco -, come il rispetto e l’amore verso il prossimo". Katia Tomè ha invece elencato i numeri delle vittime in Toscana e l’importanza di rivolgersi agli sportelli di aiuto. Spazio poi agli interventi. "Una donna che si rivolge alla giustizia - ha esordito Alessandra Conforti, sostituto procuratore - vuole essere creduta. Non tutte capiscono il livello di violenza che hanno subito, il primo ascolto è fondamentale, per non sentirsi sole. Una violenza tollerata quotidianamente porta poi a episodi di femminicidio".
"Il volontariato è una grande forza - ha aggiunto Maria Cristina Failla, magistrato coordinatrice dell’attività dello Sportello antiviolenza di Lerici -, le istituzioni da sole non riuscirebbero a fare quello che si fa assieme. I numeri dei femminicidi sono in continua crescita, nonostante i cambiamenti delle leggi e maggiore tutela nei confronti delle donne. Lo sportello deve fare prevenzione e farsi conoscere". A seguire l’intervento del commissario della Polizia Matteo Serafini che ha parlato nel dettaglio di contrastare il fenomeno della violenza, delle iniziative volte a tutelare la vittima, delle misure di prevenzione. Per finire l’intervento della commissario Elisabetta Moretti, della Questura di Massa Carrara. "L’impianto normativo ci consente di tutelare le vittime - ha detto -, ma il problema fondamentale rimane la non volontà della donna di presentarsi all’ufficio polizia per la denuncia. E’ molto importante creare una rete di sostegno attorno alle persone che decidono di denunciare".
Monica Leoncini