
Nasce da una lunga collaborazione che dura da oltre un trentennio, punta alla qualità, vuole essere il punto di riferimento per i tanti piccoli produttori locali affinchè non si disperda una tradizione radicata. E’ il "Frantoio Anderlino", sorto all’angolo tra via Aurelia e via Villafranca, proprio all’ombra del ponte della ex ferrovia marmifera, una scommessa imprenditoriale che nasce da una esperienza artigianale e una commerciale, un connubio tra esperienza e giovani che vogliono fare impresa.
Il frantoio sarà inaugurato domenica alle 16 ma già in questi giorni ha iniziato a lavorare a gran ritmo. Si presenta con macchinari di ultima generazione: un ribaltatore per le ceste di olive che arrivano nel piazzale trasportate dai produttori, un elevatore che porta le olive del defogliatore, una lavatrice, un frangitore, cinque gramole (vasche di contenimento dove la pasta macinata è miscelata per 40 minuti), una pompa per aspirare la gramola, un decanter per separare le acque di lavaggio dall’olio e dalla sansa (che viene portata all’esterno per lo smaltimento), due separatori (per separare eventuali residui di acqua nell’olio). Tutto è controllato elettronicamente, ogni minima anomalia è segnalata dal sistema e dopo un’ora dal caricamento delle olive con nocciolo e tante foglie, esce olio pronto per essere bevuto. Le cinque gramole consentono la contemporanea lavorazione di cinque carichi diversi. "Vogliamo un futuro per noi giovani" dicono Lisa Lazzini, Michele ed Edoardo Mosti, gli artefici di questa operazione che vede anche la collaborazione dei genitori Cesare Mosti e Giovanni Lazzini. "Abbiamo voluto un macchinario prodotto da quella che ad oggi è la migliore ditta costruttrice di impianti oleari – spiegano –questa è una annata buona, migliore delle precedenti, le olive sono belle e sane, non hanno sofferto la mosca. Abbiamo già tante prenotazioni, molti sono i piccoli produttori locali che ci portano le loro olive da trasformare in olio, ma abbiamo clienti anche in Lombardia". Oltre alla professionalità nel lavoro, al frantoio puntano anche alla qualità delle olive: "cerchiamo e lavoriamo olive che vengono da Toscana, Abruzzo e Puglia". L’impianto può lavorare fino a 120 quintali al giorno di olive e in progetto c’è anche l’intenzione di creare un punto vendita per olio e prodotti locali.
Maurizio Munda