REDAZIONE MASSA CARRARA

L’opposizione attacca "Giunta fallimentare"

"Sono miseramente naufragate molte delle promesse iniziali. E quel poco che è stato fatto. è solo grazie a chi c’era prima"

"Sono passati due anni e mezzo durante i quali abbiamo lasciato governare il sindaco Persiani, per non essere accusati di essere quelli che gli rendono la vita difficile. Ma oggi la ricreazione è finita. Per la maggioranza ma soprattutto per il Pd. Faremo un’opposizione vigile e attenta, pronti a costruire un progetto alternativo per la città di Massa che si merita di più dell’attuale amministrazione". Lancia il guanto di sfida la deputata Martina Nardi e lo fa durante una videoconferenza con gli organi dirigenti e i principali esponenti del Partito democratico massese: il gruppo consiliare, la segreteria comunale e il consigliere regionale Giacomo Bugliani. Un incontro che serve a tracciare prima di tutto un bilancio di metà mandato dell’amministrazione Persiani, ovviamente dal punto di vista dell’opposizione, con un giudizio nettamente critico come emerge dal documento presentato dal segretario Norberto Riccardi: "Sono miseramente naufragate molte delle iperboliche promesse iniziali. La riapertura del Teatro Guglielmi in 100 giorni, la fulminea uscita da Gaia, la valorizzazione delle frazioni montane, la miracolosa soluzione della questione della pulizia e del decoro urbano, la risoluzione del problema Astor etc. etc. Gran parte delle cose fatte, poi, sono state possibili per effetto dell’operato delle Giunte precedenti: l’approvazione del Regolamento Urbanistico, di fatto avvenuta senza reali modifiche se non lo sciagurato stralcio di Ronchi-Poveromo, il Palazzetto dello Sport, gli interventi sulle scuole e su altre strutture previsti dal Piano delle Periferie, l’importante intervento di via Pisacane". E su alcuni atti emersi dal lavoro dell’attuale maggioranza il Pd è comunque estremamente critico, come sugli agri marmiferi. Ma la critica maggiore è quella a una "mancanza di visione politica generale" e incalza: "Sono comparse alcune delibere di giunta su possibili varianti che non è chiaro come possano inserirsi nella pianificazione complessiva del territorio. Non esiste neppure una politica culturale degna di questo nome. Al di là di ruote panoramiche e giostrine non si è visto molto di più e si è assistito persino alla programmazione dei fuochi d’artificio per il 31 dicembre in piena zona rossa. Non esiste neppure una politica delle risorse umane all’interno della macchina amministrativa del Comune".

Francesco Scolaro