REDAZIONE MASSA CARRARA

Lorenzo Musetti nella storia. Torna la medaglia olimpica all’ombra delle Apuane

Impresa del tennista carrarese che batte Auger Aliassime nella finale per il bronzo. Gli altri allori erano arrivati grazie al calcio nel 1936 a Berlino e nel 2004 ad Atene.

Con un 6-4, 1-6, 6-3 Lorenzo Musetti batte il canadese Felix Auger Aliassime e conquista la medaglia di bronzo nel singolare maschile e dopo un ventennio riporta una medaglia olimpica all’ombra delle Apuane. Classe 2002, numero 16 del ranking (2340 punti) e numero 11 del tabellone parigino, Musetti doma Aliassime (classe 2000, numero 13 del tabellone olimpico e numero 19 del ranking internazionale con 2115 punti) dopo 2 ore e un quarto di gioco. Musetti ha disputato un torneo olimpico superlativo (anche nella sconfitta in semifinale contro Djokovic), un percorso pulito e convincente, dove ha fatto vedere un grande tennis frutto di un grande talento che, dopo essere andato in letargo per un anno, era nuovamente riesploso negli ultimi mesi.

Così Musetti aggiunge il suo nome al medagliere olimpico ed entra nell’olimpo (mai definizione può essere più appropriata) dei carraresi che hanno vinto una medaglia olimpica. I primi sono stati i quattro calciatori che nelle olimpiadi del 1936 a Berlino, hanno conquistato la medaglia d’oro nella squadra allenata da Vittorio Pozzo. Sono Libero Marchini, Achille Piccini, Paolo Vannucci e Bruno Venturini. Per restare in terra apuana, della squadra faceva parte anche Luigi Sacrabello da Albiano Magra, ruolo attaccante (1 presenza). Quattro le tappe (e quattro le vittorie) che portarono a quell’oro: 1-0 con gli Stati Uniti, 8-0 con il Giappone, 2-1 con la Norvegia in semifinale, 2-1 con l’Austria in finale. Tra tra i 22 convocati c’erano i due portieri Bruno Venturini (4 presenze) e Paolo Vannucci (nessuna presenza), il mediano Achille Piccini (4 presenze) e l’attaccante Libero Marchini (4 presenze). Classe 1911, Bruno Venturini era il portiere della Sampierdarenese di serie A, cresciuto nella Carrarese (in prima divisione), con un passato in Fiorentina e a Genova, dove gioca per un decennio.

Soprannominato "saracinesca" Venturini è un portiere agile, con un grande colpo d’occhio e una presa sicura, coraggioso nelle uscite di pugno e sui piedi degli avversari. Achille Piccini è un mediano classe 1911 che si forma nella Carrarese per poi passare al Prato in serie B e volare in A con le maglie di Fiorentina, Napoli e Bari, con parentesi ancora in B con Lucchese, per terminare la carriera in C con l’Arezzo. Definito il "centrale di marmo", Piccini è il gigante della difesa, ruvido ma efficace, forte nel gioco aereo, grandi potenzialità tecniche ma poca costanza, brillante negli anticipi, elegante e preciso nei colpi di testa. Detto anche "Turido", Libero Marchini è un attaccante estroso, con un gioco imprevedibile. Classe 1914 inizia nella Sarzanese (terza divisione), passa alla Carrarese (prima divisione), tra serie A e B veste le maglie di Fiorentina, Genova, Lucchese, Lazio e Torino, per terminare la carriera nuovamente a Carrara (serie C).

Carattere bizzoso e irascibile, Marchini è considerato una tra le migliori mezze ali del tempo, tocco elegante, preciso nei passaggi e nell’arresto, tiro potente, improvviso e da distanza. Paolo Vannucci è il primo dei due portieri di riserva della nazionale olimpica. Classe 1913, inizia nella Carrarese (prima divisione), passa al Pisa in serie B, ma a Berlino ha la sfortuna di avere davanti il concittadino Venturini, per cui nelle quattro partite olimpiche non vede il campo. Tra le doti gli sono riconosciute una presa ferrea e il coraggio nelle uscite. Molti anni più tardi (era il 2004 alle olimpiadi di Atene) è stata la volta di Simone Del Nero, anche lui calciatore, classe 1981, figlio d’arte, ruolo ala e centrocampista, una delle 11 medaglie di bronzo (che con 10 ori e 11 argenti era stato il bottino della spedizione italiana in Grecia).

All’ombra del Partenone, la nazionale italiana giunge terza, dietro Argentina e Paraguay. Di quella nazionale, allenata da Claudio Gentile, oltre a Del Nero che colleziona 6 presenze in altrettante partite, ne facevano parte Amelia, Chiellini, Moretti, Ferrari, Bonera, De Rossi, Pinzi, Palombo, Gilardino, Pirlo, Sculli, Gasbarroni, Barzagli, Bovo, Donadel, Mesto, Pelizzoli. Cresciuto nella giovanili dell’Empoli, Del Nero esordisce con quella maglia in prima squadra nel 1998. Tra serie A e B indossa le maglie di Brescia, Palermo, Lazio, Cesena, con alcune parentesi estere in Scozia e Malaysia. Dal 2000 al 2004 fa parte anche della nazionale under 18 e under 21. Termina la carriera tra Massese e Carrarese.

Maurizio Munda