
Lotta al Parkinson Una ricerca anticipa la diagnosi del morbo e ottimizza la terapia
Una collaborazione stellare tra l’unità operativa di neurologia dell’ospedale Apuane di Massa, l’istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa. Grazie a loro è stato possibile portare a termine lo studio “Olimpia“ per la diagnosi precoce della malattia di Parkinson e l’ottimizzazione della terapia, che verrà presentato domani al teatro dei Fratelli delle Scuole Cristiane in via Eugenio Chiesa nel corso di un convegno. Parteciperanno al progetto anche altri centri: clinica neurologica 1 Aou Careggi, Firenze; U.O. di neurologia ospedale Santa Maria Annunziata Ausl Toscana centro; clinica neurologica università di Palermo; U.O. neurologia Irccs Istituto auxologico italiano - ospedale San Luca Milano; dipartimento di scienze neuromotorie e biomedicali Alma Mater Studiorum - ospedale Bellaria - Università di Bologna; Irccs Fondazione Don Carlo Gnocchi Firenze. Domani ci sarà l’occasione di illustrare i primi risultati ottenuti.
“Olimpia“ è un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione, incentrato sullo sviluppo di sensori indossabili per l’analisi obiettiva del movimento, per individuare soggetti in fase preclinica della malattia di Parkinson ed effettuare un più fine monitoraggio dei pazienti in fase di evidenza clinica della malattia con ricadute per un miglior controllo dei disturbi motori. L’iniziativa prevede lo sviluppo di un kit sensorizzato da usare a domicilio. Nel corso del progetto i pazienti faranno prove di automonitoraggio a casa, con invio delle rilevazioni motorie al centro neurologico. I risultati ottenuti in questa maniera serviranno, inoltre, per proporre un nuovo modello di servizio sanitario accessibile e diffuso basato sull’innovazione tecnologica. Il dottor Carlo Maremmani, che ha svolto l’incarico di direttore facente funzione dell’unità operativa di Neurologia dell’ospedale Apuane, ha coordinato i clinici nella definizione dei contenuti medici per l’allestimento del sistema sensorizzato. Uno degli obiettivi del mondo scientifico è proprio riuscire a diagnosticare e curare la malattia di Parkinson sino dal vero inizio del processo patologico. Ciò permetterà di intraprendere le terapie anni prima di quanto avviene adesso.