Lotta alla frana che minaccia il borgo: "Investimenti per oltre due milioni"

Il progetto finanziato dalla Regione per consolidare il versante e a difesa dell’abitato di Camporaghena

Lotta alla frana che minaccia il borgo: "Investimenti per oltre due milioni"

Lotta alla frana che minaccia il borgo: "Investimenti per oltre due milioni"

Un movimento franoso complesso, oggetto di studi trentennali che nel tempo hanno interessato anche l’Università di Pisa: oggi è il destinatario di un imponente intervento del valore di 2.680.000 euro. Riguarda il consolidamento del versante di frana a difesa dell’abitato di Camporaghena, nel comune di Comano.

"Il borgo è un importante presidio umano tra le valli di Comano a di Fivizzano, in un asse strategico per la frequentazione della Lunigiana", ha detto il governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, nell’annunciare l’investimento che rientra nel programma di interventi per la difesa del suolo finanziati in Toscana dal Fondo di sviluppo e coesione. Situata nell’alta vallata del torrente Taverone, ad oltre 800 metri sulle pendici montuose e dentro il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, con i suoi 15 residenti la frazione di Camporaghena è un sito che attira visitatori e turisti. Nel 2022 fu tra i borghi al centro del progetto artistico “Lunigiana Land Art“, che portò artisti internazionali a soggiornare per poi lasciare delle opere sul territorio. "D’estate prende vita, al punto di avere difficoltà a trovare parcheggio – spiega il sindaco di Comano, Antonio Maffei – Ma l’accesso a questo gioiello urbanistico è insidiato da un movimento franoso che ad oggi non trova soluzione: i nostri anziani costruirono l’abitato oltre la frana che, però, insiste sulla strada di accesso. Senza interventi, tra un annetto probabilmente avremo difficoltà a transitarvi". Il sindaco spiega che si tratta di una frana attiva che scende di 20 centimetri all’anno. Ad oggi la strada, ancora transitabile, presenta dossi e avvallamenti e, soprattutto, un dislivello importante. "L’ultimo intervento risale al 2017. Da allora la strada è scesa di oltre un metro".

Non si tratta di frana che si manifesta con distacco e colate di terreno ma di un processo morfogenetico complesso, causato diversi fattori: "L’unico dato certo - spiega il sindaco - è che le acque incidono per l’80/90 percento sul movimento, quindi questo nuovo investimento andrà proprio a lavorare sulla regimazione delle acque, cercando di spostarle dal sistema franoso. Non sarà un intervento a micropali, pali e cemento perché non reggerebbero. Bisogna agire con interventi che si armonizzino con l’ambiente". Dunque i lavori riguarderanno la regimazione delle acque e il risanamento della strada, che dovrà essere riportata a livello dei punti fissi: "Benché non risolutivo, questo intervento fermerà il movimento per un bel po’ di anni futuri", spiega Maffei.

Il sindaco, inoltre, evidenzia un altro aspetto: "Questo investimento è un bel segnale a dimostrazione dell’attenzione reale per le aree interne da parte della Regione Toscana. In questo caso tutto è scaturito dalla visita del governatore Giani in occasione della rassegna annuale dei cavalli. Giani è stato attratto dal “paesino arroccato sul versante“. Mi sono proposto di accompagnarlo in visita ma quel giorno il Governatore non poteva intrattenersi. Dopo due settimane mi ha telefonato per riferirmi che il progetto sulla frana che il Comune di Comano aveva approntato, poteva essere proposto per la sua ammissione al finanziamento per la difesa del suolo".

Michela Carlotti