Il Comune mette mano alle pensiline degli autobus per abbattere le barriere architettoniche. Le più danneggiate saranno ricostruite di sana pianta nell’ottica di rendere l’attesa dei mezzi di trasporto più confortevole per tutti. Un investimento piuttosto ingente per riqualificare le pensiline, oggi quasi tutte danneggiare da vandali e agenti atmosferici e che costringono i passeggeri ad aspettare i mezzi in situazioni non adeguate, specialmente in caso di pioggia o in estate sotto il sole cocente.
Un totale di 23 nuove coperture che andranno a riqualificare altrettante fermate dell’autobus, per la maggior parte in viale XX Settembre. Il progetto delle nuove coperture è stato redatto dal geometra Francesco Andreani del settore manutenzione strade, giardini, arredo e decoro urbano, il responsabile unico del progetto è invece l’ingegner Giuseppe Marrani.
"L’intervento di sostituzione delle pensiline delle fermate pubbliche ha una duplice valenza: di miglioramento del decoro urbano e del servizio per tutti quei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici – dice l’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità Elena Guadagni –. Complessivamente abbiamo destinato a questo capitolo poco più di 200mila euro dei quali 85mila sono destinate all’acquisto di 23 nuove pensiline, mentre circa 120mila serviranno non solo per il montaggio, ma anche per la sistemazione delle fermate del trasporto pubblico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Si interverrà soprattutto lungo tutto l’asse di viale XX Settembre e al capolinea di piazza Sacco e Vanzetti, ma si andrà anche a lavorare là dove vi sono situazioni più critiche. Al momento stiamo attendendo che ci vengano fornite le nuove pensiline e nel frattempo è in fase di aggiudicazione la gara per l’esecuzione dei lavori, già dei primi mesi del 2025 cominceranno quindi gli interventi di sostituzione".
Ad occuparsi di questa riqualificazione urbana sarà la ditta ‘Belli 1967’ di Viterbo. Ogni pensilina sarà costituita da 4 sostegni verticali in tubolare di acciaio, quattro basamenti in ghisa a forma cilindrica e copertura. In base alla normativa vigente tutte dovranno essere progettate tenendo conto delle esigenze delle persone con disabilità per quanto concerne l’altezza adeguata delle sedute, la presenza di spazi dedicati per carrozzine contraddistinti da uno stemma disabili, essenziali per garantire un trasporto pubblico universale.
Alessandra Poggi