Il titolo potrebbe sembrare provocatorio e, in realtà; le polemiche non sono mancate. Ma di certo rende chiaro lo scopo: ‘Come combattere il “lozzo” e i lozzi”’. E l’obiettivo finale è indicato altrettanto chiaramente nel sottotitolo: “Per vivere meglio in una città più accogliente, più pulita, più civile”. E’ inseguendo il sogno di un decoro che manca in molte parti del territorio che la sezione Apuo-Lunense di Italia Nostra e il gruppo Facebook Lozzbusters hanno unito le forze e organizzato un convegno per giovedì 16 alle 16.30 nella Sala Conferenza dell’Autorità Portuale di viale Colombo. Sarà una conferenza-dibattito, con invito a partecipare a tutta la cittadinanza, e la presenza annunciata degli assessori di Carrara Elena Guadagni. Moreno Lorenzini e Carlo Orlandi, del presidente di Nausicaa, Antonio Valenti. Interverranno il professor Riccardo Canesi, amministratore del gruppo Lozzbusters, e Luigi Giovanelli di Italia Nostra.
L’iniziativa punta a promuovere azioni concrete per mantenere la città pulita e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di non contribuire al degrado urbano. Tra le proposte emerse c’è anche quella di introdurre sanzioni per chi adotta comportamenti incivili. Per dare maggiore concretezza all’iniziativa, è stata lanciata una raccolta di foto che documentano situazioni di sporcizia persistente in città. Le immagini, in formato jpeg, vanno inviate all’indirizzo mail [email protected] entro martedì 14, includendo nella segnalazione il luogo e la data dello scatto, insieme a nome, cognome e indirizzo dell’autore della foto, perche vengano accettate. Gli organizzatori sottolineano che il contributo dei cittadini è fondamentale per individuare le aree più problematiche e avviare interventi mirati. "Insieme si può rendere Carrara un luogo più accogliente, pulito e civile" è l’appello di Italia Nostra e del gruppo Lozzbusters che, nato nell’agosto nel 2021, ha quasi 600 followers, e dalla pagina social rilancia le segnalazioni dei cittadini sulle situazioni di degrado, incuria, disservizi e discariche abusive.
"Questo titolo si limita a puntare il dito contro i cittadini – interviene critica l’associazione “Avenza R-Esiste” – dimenticando che il degrado è il risultato di: servizi scadenti e cassonetti strapieni, pianificazione urbanistica inesistente, controlli assenti e politiche ambientali da terzo mondo, totale disinteresse nel coinvolgere cittadini, aziende e impianti produttivi in un’azione condivisa e sostenibile. Ridurre tutto a lozzo e lozzi, con un approccio da slogan e senza soluzioni, è una semplificazione che tradisce un disinteresse profondo per le vere sfide urbane". "Sarebbe molto più utile – sostiene –, investire in politiche ambientali serie, promuovere la raccolta differenziata, riqualificare gli spazi pubblici e coinvolgere attivamente la cittadinanza nella gestione del territorio".