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Luigi Ridolfi
Massa, 9 marzo 2019 - Ha realizzato il suo ultimo quadro nel dicembre scorso prima di accusare il malore dal quale non si è più veramente ripreso, malgrado le cure costanti e l’affetto dei familiari. Luigi Ridolfi se ne è andato in punta di piedi nell’abitazione della figlia a Pietrasanta dove era andato a vivere proprio a seguito del malore che lo aveva colpito: 92 da compiere fra pochi giorni (è nato il 19 marzo del 1927), massese doc, il nome di Ridolfi è legato a filo doppio al mondo dell’arte di cui era esponente di primissimo piano. Sono migliaia i suoi quadri sparsi solo nelle abitazioni dei suoi concittadini, cui si unisce una vasta produzione che ha portato la sua notorietà ben lontano dai confini apuani. Una vita ricca di episodi la sua: a 21 anni è a Parigi dove studia al Louvre dai maestri dell’impressionismo quindi dalla capitale francese si sposta in Normandia e per necessità inizia a lavorare come minatore. Dal Nord della Francia si sposta a Marsiglia, poi a Le Havre quindi nuovamente nella cittadina portuale: qui la decisione di arruolarsi nella Legione straniera prima del suo rientro a Massa per frequentare l’istituto statale d’arte. Segue un breve soggiorno in Svizzera prima di far rientro, stavolta definitivamente, nella sua città natale dove inizia la sua attività di pittore.
"Nella pittura di Ridolfi – si legge in una delle tante critiche alla sua opera – le cose, gli oggetti, non sembrano mai colti in una naturalezza quotidiana, in una dimensione familiare, ma si compongono in struttre di lapidaria staticità, di attesa perenne. L’apparente irrealismo è, a ben guardare, superato da una tensione metafisica, da una acutezza percettiva notevolissima verso la forza conoscitiva dell’oggettuale".
Ufficialmente è stato classificato come pittore appartenente alla corrente realista. Migliaia come detto quadri sparsi nelle abitazioni della sua città; a questi si aggiungono, ad esempio, quelli realizzati per famiglie importanti in un po’ tutta Italia. E’ il caso ad esempio dei marchesi Antinori di Firenze per i quali ha realizzato quadri raffiguranti i vini del casato, affissi all’interno dell’omonima villa di famiglia. Uno dei tanti esempi di lavori che hanno portato il suo nome in giro per l’Italia. La notizia della sua scomparsa di Luigi Ridoldi ha suscitato cordoglio in tutta la città (e non solo), dove era molto conosciuto e apprezzato in primis per la sua lunghissima attività di artista: il 92enne pittore apuano lascia i Pierpaolo (che ne ha seguito le orme di artista), Ezio e Patrizia, nipoti e pronipoti; l’ultimo saluto a Luigi Ridolfi è in programma sabato alle 11 al cimitero di Mirteto. Alla famiglia Ridolfi le condoglianze della nostra redazione.