"Luna park: il no sia una scelta ambientale"

"Luna park: il no  sia una scelta  ambientale"

"Luna park: il no sia una scelta ambientale"

"Il ‘no’ al luna park deve avere come obiettivo primario la tutela del paesaggio e dell’ambiente". A intervenire di nuovo sul tema scottante di questa estate è Politikè con il portavoce Ruggero Porta (nella foto) che prova a definire i termini esatti di una battaglia che non ridursi, secondo loro, "al semplice not in my back yard". Insomma, la protesta per il luna park a Poveromo secondo l’associazione non può limitarsi alla collocazione territoriale perché zona di villette dagli antichi fasti gloriosi ma deve essere soprattutto una questione ambientale e amministrativa: "Facciamo soltanto alcuni esempi: la gestione allegra della raccolta rifiuti, i luna park un tanto al chilo, ricordando che sul Parco dei Conigli è stata appena rinnovata un’altra autorizzazione per 30 giorni e l’altro attrezzato la scorsa estate su un’area industriale, il calpestio quotidiano delle minime regole amministrative e, consentiteci, il termine ‘partecipazione uso collutorio’ per sciacquarsi la bocca alla bisogna. L’altra sera in Consiglio abbiamo toccato con mano l’idea partecipativa dell’amministrazione, la quale ha architettato un teatrino di veri figuranti pur di allungare il brodo e creare confusione. Oltretutto ad oggi, nonostante abbiamo consegnato le risposte in mano a vice sindaco e presidente del consiglio, peraltro già pubblicate sulla stampa, associazioni e cittadini non hanno ancora ricevuto risposta". Per l’associazione Politikè il Comitato Biodiversità, a cui ha aderito, "rappresenta uno strumento utilissimo alla causa e alle cause ambientali tutte, proprio perché unisce varie anime, competenze ed esperienze, e pensiamo che i cittadini, residenti e non, possano trarne il maggior beneficio se questo rimarrà ampio e coeso, anche a difesa del più che legittimo interesse particolare".