DANIELE ROSI
Cronaca

L’unione di natura e arte. Al Mudac le mostre di Morini e Gori. Emozioni a 360 gradi

Si inaugurano oggi le esposizioni dei due giovani artisti toscani. Gli allestimenti a San Francesco voluti dall’assessore alla Cultura Dazzi. Un viaggio del visitatore in un connubio tra scienza e attualità. .

Gea Dazzi, Martina Morini, Simone Gori e Cinzia Compalati

Gea Dazzi, Martina Morini, Simone Gori e Cinzia Compalati

Celebrare la natura nelle sue mille sfaccettature attraverso una perfetta forma artistica. Sarà proprio la natura, declinata in fotografie, oggetti e sensazioni sonore e visive, la grande protagonista delle due mostre promosse dal Comune e prodotte dal MudaC, inserite all’interno della XX edizione della Giornata del Contemporanea dei musei d’arte italiani. I due giovani artisti, la carrarese Martina Morini e il fiorentino Simone Gori, attraverso il loro personale punto di vista, esplorano linguaggi comunicativi che puntano soprattutto sul viaggio emozionale del visitatore in un connubio tra arte, scienza e attualità.

Le due mostre sono state presentate al Mudac dall’assessore alla Cultura Gea Dazzi e dalla dirigente di settore Cinzia Compalati. L’esposizione di Martina Morini, laureata in Relazioni internazionali e con un trascorso di project manager nelle Ong, sarà inaugurata oggi pomeriggio alle 18 e visitabile fino al 5 gennaio. La mostra prende il nome di ‘Aliens’ e racconta delle trasformazioni del paesaggio toscano usando la pianta del fico che, a causa del punteruolo nero, viene gravemente danneggiata. "Un racconto di migrazioni, intesa in ogni sua forma – ha spiegato l’artista carrarese – e in questo caso la migrazione è quella dell’insetto che, passando da pianta e pianta, ne danneggia la sua forma, che documento con foto notturne del fico e tecnica del light painting". Nel processo lavorativo di ‘Aliens’ sono stati coinvolti anche il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, più il dipartimento di Agraria dell’Università di Pisa. Il progetto nel 2021 ha vinto l’Italy Photo Award ed è stato esposto al mese internazionale del Fotogiornalismo Imp a Padova nel 2022. La mostra dell’architetto e designer fiorentino Simone Gori, dal titolo ‘Pars Caeli’ visitabile sino al 9 marzo, approfondisce invece i temi ‘siderali’ omaggiando il cielo, la luna e il sole, grazie a un gioco di forme e sensazioni che non è solo visivo, ma anche sonoro. "Ogni nuvola è qualcosa di unico – sottolinea Gori – quindi è una rappresentazione di un momento che non si ripeterà più. Il fascino onirico del cielo e della luna". In una pluralità di materiali e tecniche, da piccole sculture a grandi installazioni ambientali, ‘Pars Caeli’ crea un dialogo perenne tra il contesto, l’arte e le persone. L’artista ha esposto in sedi prestigiose tra cui: lo spazio Warehouse a Prato, la Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, la Galleria Corte Contemporanea a Firenze, a Radicondoli in Paesaggi Contemporanei e a Chiantissimo 2021. Le due mostre saranno inaugurate oggi alle 18. ‘Aliens’ di Martina Morini è ospitata nella project room del MudaC, mentre ‘Pars Caeli’ di Simone Gori è al piano terra della struttura.